Scheda: Tema - Tipo: Società e costume

Un nuovo gruppo sociale: gli operai

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Contemporaneamente all'affermazione di Torino come capitale nazionale dell’industria crebbe l'importanza degli operai, un gruppo con una propria coscienza di classe, modelli e valori, disposto alla lotta per difendere salari e diritti.


Periodo di riferimento: XIX secolo

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  • sala 1899

Con lo sviluppo dell'industria in città, gli operai divennero ben presto un gruppo organizzato, sensibile ai principi del socialismo internazionalista che si diffondeva in tutt’Europa. Si svilupparono modelli culturali e di vita autonomi, associazionismo, cooperazione e mutuo soccorso, che trovarono l'appoggio e l'ammirazione anche di esponenti di ceti più elevati ed intellettuali (economisti, politologi, medici e scrittori, come ad esempio De Amicis). Con la nascita del Partito socialista (1892), l’ala intellettuale prevalse, emarginando la rappresentanza operaista.
Classe operaia volle anche dire proteste e scioperi, sostenuti da una nuova consapevolezza che portava ad una azione comune, senza più tutte le antiche divisioni corporative. Metalmeccanici, edili e pellettieri furono i più attivi, ma anche gli occupati delle manifatture più piccole presero parte alle azioni comuni. Le prime agitazioni furono soprattutto per i salari, ma progressivamente assunsero importanza maggiore quelle per le condizioni di lavoro e per i diritti.