Scheda: Tema - Tipo: Politica

La Restaurazione

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Con la Restaurazione nell’intera Europa, nel 1814 i Savoia tornarono a Torino e tutti gli ambiti della società vennero schiacciati da una cupa cappa di conservatorismo; si cercava di riportare indietro la storia.


Periodo di riferimento: 20 Maggio 1814
ritorno dei Savoia a Torino

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  • sala 1808

Il 20 maggio 1814 Vittorio Emanuele I rientrò in Torino dal ponte della Gran Madre (chiesa che sarebbe stata edificata per celebrare l’evento), fra ali di folla festante. Il dominio francese era finito e tornavano gli antichi sovrani.

Sotto Vittorio Emanuele I e Carlo Felice rientrarono in vigore le leggi del XVIII secolo, i privilegi aboliti furono ripristinati. Favorevoli al ricostituito potere sabaudo furono gli aristocratici, i possidenti e il popolino; contrari i borghesi e giovani nobili.

Seguirono decenni di controlli di polizia e sociali; le minoranze religiose persero i diritti brevemente goduti, la religione cattolica divenne strumento per forgiare i «buoni sudditi», l’istruzione inferiore, per soli maschi, tornò ad essere affidata all’indottrinamento dei Gesuiti; le riviste e circoli letterari manifestarono prospettive limitate, impegnate soprattutto ad esaltare il rinato orgoglio dinastico.

Il ritorno al passato non fu, però, del tutto possibile; già nei primi anni della Restaurazione rimase, quanto meno, una certa mobilità sociale. Dalla scienza continuarono a giungere elementi d’innovazione e progresso, anche se la repressione del dissenso fra i docenti universitari, il mecenatismo dei sovrani e la progressiva omologazione culturale avrebbero portato  la maggioranza degli scienziati a schierarsi sul versante conservatore.