Scheda: Tema - Tipo: Storia

I Savoia prima dei Savoia

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I Savoia s’affacciano in Torino a seguito del matrimonio di Adelaide con Oddone, ma nei secoli XI e XIII il potere in città era soprattutto nelle mani dei vescovi.


Periodo di riferimento: XI secolo - XIII secolo

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  • sala 1091

Il matrimonio di Adelaide con Oddone di Savoia non determinò l’unione fra marca di Torino e comitato di Borgogna, sebbene alcuni loro discendenti governassero entrambi i territori.

Umberto II, tra il 1092 e il 1103, s’impegnò con successo per rivendicare l’eredità arduinica. Nel 1125 il figlio Amedeo III ottenne il titolo di marchese di Torino ma solo nel 1131 entrò in città con il consenso di eminenti famiglie cittadine. L’arrivo della dinastia sabauda non era però definitivo e ne venne cacciata nel 1148 quando Amedeo III morì  lasciando Umberto III minorenne.

L’imperatore concesse nuovamente Torino ai Savoia nel 1248 ma, quando Tommaso riparò in città a seguito d’una sconfitta militare nel 1255, fu incarcerato nella porta Segusina.

Il potere in città passò allora nelle mani dei vescovi, cui s’affiancavano i primi embrioni di un governo municipale. Il principato vescovile fu anche appoggiato dagli imperatori, per i quali era utile freno al potere dei Savoia. Tra i vescovi del periodo si ricordano Giuberto, Mainardo, Bosone, Arberto, Oberto, Carlo (che ebbe intensi rapporti con l’imperatore Federico I, probabilmente suo ospite a Torino nel 1154), Milone. In quel periodo furono anche eretti in città numerosi nuovi edifici di culto.

Nel XIII sec. le principali famiglie torinesi, che prima avevano affiancato i vescovi nel governo, furono in grado d’assumere iniziative politiche autonome, ma non riuscirono a sostituire del tutto i prelati nel controllo della città.