Scheda: Tema - Tipo: Cultura e istruzione

L'impegno sociale della cultura

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Nella seconda metà dell’Ottocento i letterati torinese vissero un periodo di forte impegno sociale, anche se non mancarono gli esponenti di una letteratura di stampo più prettamente romantico.


Periodo di riferimento: XIX secolo

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  • sala 1899

La cultura letteraria cittadina della seconda metà del XIX secolo visse due differenti stagioni:  ad una prima fase di impegno politico ed unitario, nella quale forte era stata l'influenza del Positivismo, ne seguì una seconda di maggiore chiusura e reclusione in se stessa.
Sensibili all’impegno sociale furono gli esponenti dell’avanguardia poetica preromantica, tra cui gli scapigliati Iginio Ugo Tarchetti, Giovanni Faldella e Giovanni Camerana, nonchè quelli dell’idea storica, attivi su riviste specializzate, e quelli della narrativa pedagogica, storica e sociale, tra i quali vanno ricordati Massimo d’Azeglio, Angelo Brofferio e Vittorio Bersezio. Grande interesse suscitarono le nuove tematiche sociologiche, psico-antropologiche ed economiche di impronta positivista, basti pensare a Volere è potere di Michele Lessona, e per quelle pedagogico-formative, che si ritrovano in Cuore di De Amicis, ma anche negli eroi di Salgari, benchè romantici e separati della realtà del tempo.