Scheda: Luogo - Tipo: Monumenti, lapidi e fontane

Lapide dedicata a Luigi des Ambrois di Nevache

Su iniziativa dei senatori del Regno d’Italia residenti in Torino, la lapide dedicata allo statista Luigi des Ambrois di Nevache (1807-1874) fu collocata, nel 1875, sul fronte porticato della Prefettura in Piazza Castello.


Indirizzo: PIAZZA CASTELLO 201

Realizzazione: 1875

Categorie

  • risorgimento | lapide

Tag

  • mostra risorgimento

Indice

Iscrizione

A MEMORIA E AD ONORE/
DI/
LUIGI DESAMBROIS DI NEVACHE/
CAVALIERE DELL'ORDINE DELL'ANNUNZIATA/
CHE LASCIÒ FRA QUANTI LO CONOBBERO/
VIVISSIMO DESIDERIO DI SE/
E TRACCE GLORIOSE DELL'OPERA SUA/
NELLA STORIA DEL RISORGIMENTO ITALIANO/
MINISTRO DEL MAGNANIMO CARLO ALBERTO/
PROPOSE LA PRIMA IDEA/
DEL TRAFORO DELLE ALPI/
DAL SOVRANO SAPIENTEMENTE ACCOLTA/
FU TRA I PRINCIPALI COMPILATORI/
DELLO STATUTO FONDAMENTALE DELLA MONARCHIA/
FECE PARTE DEL PRIMO MINISTERO COSTITUZIONALE/
DEPUTATO AL PARLAMENTO NAZIONALE/
MINISTRO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI STATO/
NEGOZIATORE DEL TRATTATO DI ZURIGO/
PLENIPOTENZIARIO A PARIGI/
PRESIDENTE DEL SENATO/
MERITÒ GIUSTISSIMA LODE/
PER RETTITUDINE D'ANIMO ALTEZZA DI MENTE/
VASTITÀ DI SAPERE E MATURITÀ DI CONSIGLIO/
I SUOI COLLEGHI SENATORI RESIDENTI IN TORINO/
POSERO/
IL VI DEL MESE DI GIUGNO DELL'ANNO MDCCCLXXV

Per commemorare la memoria dello statista Luigi des Ambrois di Nevache, deceduto nel 1874 a Roma, i Senatori del Regno d’Italia residenti in Torino costituirono un Comitato proponendo l’esecuzione di una lapide celebrativa in suo onore. La proposta fu approvata dall’Amministrazione Comunale, nel 1875, e l'opera ufficialmente inaugurata il 6 giugno dello stesso anno.
L’epigrafe reca incise le principali cariche politiche assunte dallo statista, evidenziandone l'importante  ruolo politico avuto nel corso del Risorgimento. Nominato Ministro dell’Interno e poi dei Lavori Pubblici, Desambrois fu tra i promotori del Traforo del Fréjus e tra i redattori dello Statuto Albertino. Nel 1850 divenne presidente del Consiglio di Stato, mediando i dissidi parlamentari e favorendo la politica liberale promossa da Cavour. Dopo l’unità nazionale ebbe numerose onorificenze e ricoprì per un breve periodo la carica di presidente del Senato.

Fonti Archivistiche

  • - Archivio Storico della Città di Torino, Atti Municipali, Anno 1875, CC. 337