Scheda: Evento - Tipo: Culturale

Torino sotto attacco. Dalle leggi razziali alla Liberazione

La mostra è un evento espositivo realizzato dall'Archivio Storico della Città di Torino nell’ambito del progetto “1938-2018. A 80 anni dalle Leggi razziali”. Aperta al pubblico da ottobre 2018 ad aprile 2019, offre un quadro della città nel periodo della guerra e presenta un focus particolare sulle politiche razziali della dittatura.


Indirizzo: VIA GIUSEPPE BARBAROUX 32

Data dell'evento: 22 Ottobre 2018 - 26 Aprile 2019

Tag

  • 1938-2018

Il progetto

La mostra è un evento espositivo realizzato dall'Archivio Storico della Città di Torino nell’ambito del progetto “1938-2018. A 80 anni dalle leggi razziali”, sviluppato a Torino nell’arco del 2018 in occasione dell’ottantesimo anniversario dell’emanazione delle Leggi razziali.

Nell’autunno del 1938 furono emanate le “leggi razziali”, un corpus di provvedimenti legislativi che sancirono, per i cittadini italiani “di razza ebraica”, la progressiva privazione dei diritti civili. Colpisce oggi la sproporzione fra l’ampiezza del periodo trascorso dalla svolta antiebraica di Mussolini e la dimensione limitata della consapevolezza formatasi nel nostro Paese riguardo alla corresponsabilità delle istituzioni e di una parte della società italiana nella politica persecutoria di quegli anni.

In occasione dell’ottantesimo anniversario delle leggi contro gli ebrei emanate dal regime fascista, il progetto 1938-2018 dedica un anno a un momento cruciale della storia del nostro Paese. L’obiettivo è quello di mantenere vivo il ricordo attraverso una riflessione profonda che porti a una più ampia consapevolezza su quel capitolo di storia e, nello stesso tempo, affronti il tema quanto mai attuale del razzismo e della xenofobia.

In particolare nell’autunno 2018 si concentrano le iniziative al Polo del ‘900 e all’Università degli studi di Torino: workshop, dibattiti, rassegne cinematografiche, performance teatrali, incontri, esposizioni, attività educative, laboratori didattici, percorsi tematici in città. Due i momenti espositivi: Che razza di storia, al Polo del ‘900, e Scienza e vergogna, al Rettorato dell’Università, che racconta responsabilità e ambiguità nel rapporto dell’università con le politiche razziali della dittatura. Molte anche le iniziative in altre istituzioni cittadine che hanno aderito all’appello a partecipare al progetto con iniziative diffuse sul territorio.

 

La mostra

A ottant’anni dalla vergognosa pagina delle leggi razziali del 1938, l’Archivio Storico della Città di Torino propone una ricca esposizione (oltre 300 pezzi in mostra tra documenti, fotografie, disegni, mappe e oggetti) per ripercorrere le tappe cruciali della storia della città: il processo di discriminazione e di espulsione degli ebrei dalla vita sociale, le persecuzioni, la guerra, i bombardamenti, le scene di vita quotidiana nella città colpita, la paura, la ricerca di normalità e infine la Liberazione e il lento ritorno alla vita di prima.

Un’ampia sezione della mostra è poi dedicata ai giovani e alla quotidianità, ai simboli e ai valori dal ventennio alla Liberazione; tra questi il motto «libro e moschetto», ovvero il modello ideale del balilla: il pensiero e l’azione, un libro per l’educazione e un moschetto per la futura carriera militare, le armi della cultura e la cultura delle armi. A essere inquadrata dall’alto non era solo la scuola, ma tutte le attività e le istituzioni giovanili: lo sport, l’associazionismo, persino la festa della befana era diventata «fascista». In questa sezione della mostra sono inoltre esposti tradizionali giochi da tavolo, a testimonianza di come anch’essi, con il loro impatto simbolico, contribuissero a consolidare la cultura dominante nelle nuove generazioni.

Ci fu anche chi si oppose al pensiero unico (come dimostra la testimonianza di Bruno Segre nella sala dedicata alle leggi razziali) anticipando i nuovi valori emersi dalla II Guerra mondiale, tra cui uno riconosciuto come universale, il valore della vita.

Infine, per sensibilizzare i visitatori sui rischi legati al razzismo e al pregiudizio, per la prima volta saranno resi pubblici documenti a lungo protetti da norme di riservatezza: testimonianze per riflettere sugli orrori della guerra, sul progresso sociale, sulle conquiste civili e democratiche.

 

Fonti Archivistiche

  • Archivio Storico della Città di Torino

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Ente Responsabile

  • MuseoTorino
  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà