Scheda: Luogo - Tipo: Isolato

Case Grassi in via Scarlatti, Montanaro, Baltea, Monte Rosa

Case da reddito economiche di pregio del primo dopoguerra, di significativo interesse documentario, costruite e amministrate dall’impresa di Luigi Grassi. L’edificio fu bombardato probabilmente il 13 luglio 1943 (da fonti archivistiche non risultano indicazioni precise per questo stabile, ma gli edifici presenti nello stesso isolato furono colpiti il 13 luglio 1943).


Indirizzo: Lat: 45.09049 Long: 7.69480

Costruzione: 1920 - 1921

Variazione: 1922
Sopraelevazione di un piano delle quattro testate agli angoli delle vie

Bombardamento: 11 Gennaio 1941

Bombardamento: 13 Luglio 1943
probabile

Categorie

  • bombardamento | magazzino | negozio | abitazione

Tag

  • bombardamenti

1. Storia dell'edificio

Case da reddito economiche del primo dopoguerra, di significativo interesse documentario; si tratta di intervento edilizio che occupa l’intero isolato tra le vie Scarlatti, Monte Rosa, Baltea e Montanaro per un totale di 100 alloggi, ad opera dell’impresa di Luigi Grassi, disegnatore, costruttore, proprietario e amministratore dei caseggiati. Firma il progetto l’ing. Francesco Rossi. Questo intervento segna una svolta nell’attività di Grassi in quanto introduce un metodo di costruzione che utilizza alcuni elementi prefabbricati quali pilastri alveolati e travature in calcestruzzo armato, e inoltre abbandona la tipologia di alloggi con ingresso a ballatoio e gabinetti esterni in comune a più famiglie. Le unità abitative sono tutte con ingresso indipendente da pianerottolo, composte da 3, 4, 5 vani e servizi privati in parte interni e in parte esterni su balconi coperti. Altre particolarità sono l’introduzione di balconi coperti e di decorazioni ad intonaco e fregi che abbelliscono le facciate. Gli elementi decorativi in “litocemento” dei parapetti dei balconi sono i medesimi delle case dell’isolato adiacente facenti parte dell’intervento precedente. Parte dei locali del piano terreno su via Monte Rosa e su via Montanaro sono utilizzati per attività commerciali. Nella casa posta al civico 14 di via Scarlatti (un tempo numerato 4 bis) abitava con la sua famiglia Antonio Banfo, operaio comunista della FIAT Grandi Motori, e lì fu catturato dai fascisti il 18 aprile del 1945 insieme al genero Salvatore Melis; i corpi dei due martiri della libertà furono ritrovati il giorno dopo in corso Novara all’angolo con corso Giulio Cesare (si veda nota 1). Gli edifici si trovano in via Scarlatti 8-18, via Montanaro 8-12, via Baltea 25-35 e in via Monte Rosa 55-59.

2. Bombardamenti

L’edificio di quattro piani a uso abitazione e ospitante un negozio e tre magazzini fu probabilmente colpito dal bombardamento del 13 luglio 1943, effettuato da aerei della RAF, con bombe di grosso e grossissimo calibro. I danni riportati dallo stabile furono lievi.

Note

1. Angelo Castrovilli, Carmelo Seminara, Storia della Barriera di Milano 1852-1945, Associazione culturale Officina della Memoria, Torino 2004, pp. 197-198.
Giuseppe Beraudo, Angelo Castrovilli, Carmelo Seminara, Storia della Barriera di Milano dal 1946, Associazione culturale Officina della Memoria, Torino 2006, pp. 136-137.

Sitografia

Fonti Archivistiche

  • ASCT, Progetti edilizi, 1920, n. 263.
  • ASCT, Progetti edilizi, 1921, n. 275.
  • ASCT, Progetti edilizi, 1922, n. 315.
  • ASCT Fondo danni di guerra, inv. 1670, cart. 34, fasc. 55, n.ord. 3

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Ente Responsabile

  • Officina della Memoria
  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà