Scheda: Luogo - Tipo: Monumenti, lapidi e fontane

Iscrizione funeraria di un alto prelato, da piazza San Giovanni

Lastra funeraria di un alto prelato di età carolingia, ritrovata nell’area della basilica di San Salvatore. L’epigrafe è oggi esposta al Museo di Antichità.


Indirizzo: Lat: 45.073543 Long: 7.685473

Realizzazione: IX Sec. (800-899)
seconda metà IX secolo

Ritrovamento: 1843 - 1909

Tag

  • carta archeologica

Introduzione

Secondo la prima edizione di Pietro Toesca l’epigrafe sarebbe stata ritrovata nel 1843 nei pressi della chiesa di San Salvatore, forse insieme a quella del vescovo Ursicino, ma Luigi Cibrario non ne da notizia nel suo resoconto dello scavo. Nel 1910, al tempo della prima scoperta della basilica, era comunque già nel Museo di Antichità. Silvana Casartelli ritiene sia stata ritrovata tra il 1843 e il 1909 nell’area del chiostro di San Salvatore.

 

L'iscrizione

[- - - divi]nam mi(seri)c(or)d(i)am [- - -] / [- - - crimina iniqui]ta[t]um  [so]lvit i[- - -]d / [- - -]ed[- - -] D(e)i mi(seri)c(or)dia q[uae] o p[- - -] / [- - -]ivit fieri sep[ulcrum] / [- - -] pot[- - -] / [- - -l]ect[ores o]rent et d(i)cant / [- - -] e [- - -] a  e[- - -] i [- - -] d [- - -] / [- - -ini]quitatum sua[rum]

Il testo, probabilmente metrico, riporta l’epitaffio di un ecclesiastico illustre, forse un vescovo. Si elogiano i meriti del defunto che appellandosi alla divina misericordia seppe assolvere le colpe derivanti dall’iniquità e si chiede al lettore di pregare e supplicare Dio perché perdoni i suoi peccati. L’iscrizione utilizza forme scrittorie che trovano riscontri oltralpe e  testimonia le strette relazioni culturali che si affermano tra Torino e Franchi in età carolingia.

L'epigrafe è su una lastra in marmo bianco di Foresto (val di Susa), frammentaria e con tagli da reimpiego, ornata da una pregevole cornice di nastri bisolcati  che  si intrecciano con nodi a due punte. L’iscrizione, disposta su otto righe, è mutila e molto rovinata

Ente Responsabile

  • MuseoTorino
  • Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie