Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Casa Federico Ozanam, già Opificio SIMBI

L’edificio che si trova su largo Giachino è opera di Nicolaj Diulgheroff alla fine degli anni Trenta. Inizialmente strutturato a uso industriale per la società SIMBI, trasformato in Casa Ozanam per ospitare studenti operai, oggi continua a essere sede di più servizi pubblici utili alla comunità.


Indirizzo: Lat: 45.09742385654043 Long: 7.670162916183472

Notizie dal: 1910

Rifacimento: 1938 - 1941

Categorie

  • fabbrica | centro di accoglienza

Tag

  • trasform

Nell’edificio che si affaccia su largo Giachino all’angolo con via Foligno e via Stradella, dove ora si trovano un dormitorio, alcuni uffici della sanità pubblica e un ristorante gestito da una cooperativa sociale, dal 19101 al 19652 si sono prodotti oggetti in leghe leggere, fucinati e stampati, martelli elettrici, tasselli e articoli fusi in metallo3 per conto della Società Italiana Milangili Brevetti Invenzioni (SIMBI). L’attuale aspetto dell’edificio è merito dell’architetto bulgaro Nicolaj Diulgheroff (1901-1982) che dal 1938 al 1941 opera sul complesso precedente, risultato di un accorpamento di più edifici, realizzando una costruzione di tipo tardo razionalista. Nel 1969 gli stabilimenti ormai dismessi dalla SIMBI sono affittati dalla FIAT, che senza autorizzazione avvia i lavori per alloggiare qui i suoi lavoratori immigrati. Il Comune interrompe questo utilizzo. Negli anni Settanta concede queste strutture in gestione alla Casa Federico Ozanam per aiutare e accogliere senza scopi di lucro studenti-operai. A causa di problemi finanziari, tra il 1986 e il 1987 i locali sono riconsegnati al Comune che li ha ridistribuiti fra diversi enti, riservandoli ad attività socialmente utili per la comunità locale. L’intero complesso versa in uno stato di degrado architettonico che non rende giustizia al suo valore, riconosciuto con una simbolica targa voluta dall’Ordine degli Architetti nel 1998.

Nel 2016 si attua l' Ortoalto Le Fonderie Ozanam che è il progetto pilota di OrtiAlti: un orto sul tetto del ristorante di cooperativa Le Fonderie Ozanam, finalizzato a produrre vegetali freschi da impiegare nella preparazione dei cibi e  a creare un nuovo spazio di socialità per tutto il quartiere. Il progetto nasce dalla collaborazione con la cooperativa sociale Meeting Service, beneficiaria dell’intervento, e l’impresa sociale di giardinieri Agridea.

Note

1 Si tratta della società che nasce il 15 maggio 1926 dalla fusione fra la “Milano e Gili - successori ” e la “S.I.M.B.I.” [Società Italiana Modelli Brevetti Invenzioni]; cfr. Maria Campione, Cristina Poggi, Conoscenza e conservazione della "Casa Ozanam", ex S.I.M.B.I. a Torino, tesi di laurea, Politecnico di Torino, II Facoltà di Architettura, 2008, relatori Rosalba Ientile, Sergio Vitagliani, p.57.

2 Il 30 giugno 1965 la Spa SIMBI cessa ufficialmente la propria attività nelle strutture di via Foligno 4-14. Da quel momento la nuova sede si trova nel comune di Borgaro Torinese; Ivi, p. 105.

3 Ivi, p. 57.

 

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
EX OPIFICIO SIMBI, ORA CASA FEDERICO OZANAM PER OPERAI-STUDENTI
Via Foligno 2/14

Edificio ad uso industriale, poi trasformato.
Segnalazione di edificio di interesse documentario, significativo esempio di edilizia tardo-razionalista per l'industria. Su un edificio preesistente, consistente ristrutturazione nel 1941 ad opera dell'arch. N. Diulgeroff; in seguito sopraelevazioni e trasformazioni interne quando, nel 1969, passa alla Soc. Imm. Foligno e viene adibito a casa per studenti- operai.

ASCT. Progetti Edilizi, f. 875/1911; AECT, Id., ff. 141/1941, 227/1959, 785/1960.
Tavola: 26

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  • EUT5-CDS della circoscrizione 5