Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Vigna dei Padri della Consolata, già il Bricco

Sula spianata artificiale, gli edifici di questa vigna sono stati disposti con saggezza. A ovest, l'edificio destinato a rustico fa da barriera ai freddi venti che provengono dalle Alpi; sul ciglio verso la valle di Reaglie sta l'edificio civile che, pur trovandosi su un versante settentrionale, ha la facciata rivolta a sud e gode di buon soleggiamento.


Indirizzo: Lat: 45.0519803 Long: 7.735880900000001

Costruzione: XVII Sec. (1600-1699)

Tag

  • vigna

Nel 1600 la vigna apparteneva ai Gesuiti, qui segnalati nel 1706. Alla soppressione dell'ordine, nel giugno del 1775, essa fu posta in vendita da Angelo Mellano detto il Calcina, cameriere di gabinetto di S. M. Nel 1777 la vigna fu ceduta per 17.000 lire a Francesco Corte, che prestava servizio presso la Real Casa come “sarto da busto” e abitava a Palazzo Madama.
Per via ereditaria passò nel 1851 alla famiglia Gallina, nel 1870 il Bricco fu riunito in un'unica proprietà con la vigna Cigliè dagli Scrivano e dai Soriso. Solo nel 1910 riacquistò la sua autonomia.
Nell'immediato secondo dopoguerra la vigna fu sede del comando territoriale statunitense.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VIGNA DEI PADRI DELLA CONSOLATA, GIÀ IL BRICCO
Strada Comunale Superiore Val S. Martino 221

Vigna.
Edificio di valore ambientale; concorre per forma e posizione panoramica alla definizione ambientale del versante Nord della Valle di Reaglie.
Nel XVII sec. la vigna apparteneva ai Gesuiti. Soppresso l'Ordine (1775) divenne proprietà del Sig. Angelo Mellano detto il Calcina che nel 1777 la vendette a Francesco Corte. Il Grossi la cita appunto come vigna «Il Brico» del sig. Francesco Corte. Nel 1851 passò in eredità ai Gallina e quindi verso il 1870 agli Scrivano. L'impianto ad «L» già rilevato sulla Carta topografica della Caccia si conserva pressoché inalterato. Ristrutturazioni tra Otto e Novecento hanno interessato l'edificio e il giardino.

Carta topografica della Caccia [1762]; A. GROSSI, 1791, p. 30; PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXVIII; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, pp. 272-273.
Tavola: 61

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