Scheda: Tema - Tipo: Natura e ambiente

Il territorio prima della città

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Prima della città era il territorio: la pianura tra le Alpi e la collina solcata dai quattro fiumi e i materiali lì disponibili con cui venne costruita.

La storia del sito si può far iniziare nel Pliocene (5-1,6 milioni d’anni fa), quando si formò la collina insieme ai monti circostanti.

Il territorio è in lieve dislivello (circa 222 m ponte Vittorio Emanuele, 240 m Palazzo Madama, 250 m Porta Susa), delimitato da Po, Dora, Sangone e Stura, da cui l’appellativo di «città dei quattro fiumi». Mutarono nel tempo il loro corso e le loro funzioni (approvvigionamento idrico, difesa, trasporto, fonte d’energia, pulizia, balneazione), pur restando legati alla città.

Dai fiumi giunsero i depositi alluvionali, (soprattutto dalla Val Susa, fondamentale in ciò), argille, sabbie, ghiaie e ciotoli che, insieme ai laterizi, furono materiali di costruzione per le mura romane, la Porta Palatina, gli edifici medievali (tra cui le torri del palazzo, Acaia, poi Palazzo Madama), gli edifici rinascimentali e barocchi e persino le case della prima periferia operaia.

La vegetazione originaria scomparve progressivamente, con gli alberi adoperati per costruire edifici e palizzate o come combustibile, la flora spontanea distrutta dall’espansione urbana. Il bosco planiziale ha lasciato memoria di sé solo nelle ricostruzioni artificiali di parchi e viali alberati (querce, olmi, robinie), la flora spontanea in hortus e giardini, ma nella vegetazione urbana comparvero pure specie non autoctone, talora esotiche.