Scheda: Tema - Tipo: Cultura e istruzione

L'Università e le scienze

Nonostante parecchie difficoltà, nel XIX secolo l'Università e il sistema culturale torinese diedero impulso e potenziarono gli studi scientifici, supportando così la trasformazione della città in polo industriale-produttivo.


Periodo di riferimento: XIX secolo

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  • università

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  • sala 1899

Con la trasformazione di Torino in città dell’industria e della tecnologia, le discipline scientifiche assunsero maggior importanza, anche grazie alla collaborazione fra Università, Accademia di medicina e, soprattutto, Accademia delle Scienze (la quale nel 1879 attribuì a Darwin uno dei suoi premi). Furono fondati nuovi corsi di laurea (Storia naturale, Chimica) e Facoltà (Scienze fisiche), ed effetti benefici si ebbero pure per Economia, Diritto, Antropologia, Filosofia positivista.
Per  molto tempo rimasero però carenti i laboratori e le strutture di ricerca: a livello europeo Torino si manteneva ancora una realtà periferica, e il trasferimento della capitale provocò inoltre un’emorragia di docenti, in ogni disciplina.
Dagli anni settanta, il Positivismo s’affermò in modo deciso nell’Ateneo torinese e lo zoologo Michele Lessona divenne rettore dell’Università, rinnovandola con le proprie capacità organizzative. Furono potenziati tutti gli apparati scientifici, accresciuti gl’insegnamenti, sorse un nuovo quartiere universitario per le facoltà di Medicina e Scienze e fu costituito il Consorzio universitario torinese, un ulteriore strumento per lo sviluppo degli studi scientifici. Negli anni ottanta, il Municipio riuscì pure a far aumentare di circa 60.000 lire la dotazione annua governativa per l’Ateneo.
Fu una breve stagione di rinnovamento metodologico e consistenti risultati scientifici, scemata con l’avvicinarsi del XX secolo.

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