Scheda: Luogo - Tipo: Edifici monumentali

Galleria Subalpina

Progettato nel 1873 dall’architetto Pietro Carrera, l’ambiente propone il modello ottocentesco dell’area commerciale riservata allo svago borghese, piuttosto apprezzato in città, benché affermatosi in una versione più contenuta rispetto alla galleria Vittorio Emanuele II di Milano.

 


Indirizzo: Lat: 45.06949187455149 Long: 7.686492204666138

Progetto: 1873

Bombardamento: 08 Agosto 1943

Categorie

  • cinema | bombardamento | galleria

Tag

  • mostra contemporanea | bombardamenti

1. Storia dell'edificio

La Galleria dell’Industria Subalpina, come venne denominata all’epoca, fu progettata nel 1873 dall’architetto Pietro Carrera (1835-1887), il quale plasmò l’ambiente secondo la tipologia tipicamente ottocentesca dell’area commerciale riservata allo svago borghese,  in voga grazie ai noti esempi delle più importanti capitali europee. In una versione più contenuta rispetto alla celebre galleria Vittorio Emanuele II di Milano, tale modello era destinato in città a riscuotere particolare successo, come attesta la realizzazione delle gallerie Nazionale, Umberto I e Natta, quest’ultima scomparsa nell’ambito del rifacimento di via Roma eseguito nel corso degli anni Trenta, lasciando posto all’odierna Galleria San Federico. Omaggio alla modernità a cui inneggiava la congiuntura coeva, l’ampia sala, articolata in due piani, esalta l’uso di ferro e vetro specialmente nella nervatura della volta, asservendo gli elementi strutturali alle esigenze delle funzioni decorative, come mostra soprattutto il secondo livello. In seguito ai danni provocati dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, la galleria è stata in parte ricostruita, mentre in tempi più recenti l’area centrale è stata interdetta dalla creazione di aiuole, provvedimento che riecheggia il giardino inserito inizialmente su disegno di Carrera. Pur avendo mantenuto un rilievo commerciale con la presenza di ristoranti e negozi piuttosto rinomati, appare oggi uno spazio poco frequentato, ben lungi dal costituire uno dei luoghi più apprezzati del passeggio torinese.

2. Bombardamenti

Il bombardamento dell'8 agosto 1943 colpì pesantemente gli edifici di civile abitazione compresi tra via Cesare Battisti, via Carlo Alberto e via Accademia delle Scienze, causando vari danni in particolare al fabbricato in via Carlo Alberto 4, coinvolgendo dunque il lato est della Galleria Subalpina.

3. Cinema Romano

Nel sottopiano del Salone Romano, che dal 1898 era un locale di intrattenimento, aprì, nel 1905, il cinematografo Lumière. La sala nel 1907 cambiò nome e divenne Cinema Romano, inaugurato il 10 giugno 1911. Chiuso in quanto sala sotterranea e quindi necessitante di ammodernamenti, riaprì nel 1916 come teatro-varietà. Il bombardamento dell'agosto 1943 causò gravi danni e la sala rimase chiusa fino al 5 settembre 1946. Si registrarono l'asportazione del tetto, il crollo di muricci e plafoni. Nel 1958 conobbe una radicale ristrutturazione. Il Nuovo Romano è oggi la sala cinematografica più antica di Torino.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
GALLERIA DELL'INDUSTRIA SUBALPINA
Via Battisti 11, fino a Piazza Castello

Galleria.
Opera architettonica di valore storico-artistico, significativo esempio di attrezzatura urbana tardo-ottocentesca per il terziario.
Aperta nel 1874 su disegno dell'ing. Pietro Carrera e ricostruita dopo i danni del conflitto mondiale con alcune varianti.

M. LEVA PISTOI, 1969, pp. 152-53; AA.VV., Guida [?], 1982, p. 39.
Tavola: 41

Fonti Archivistiche

  • ASCT Fondo danni di guerra, inv. 80, cart. 2, fasc. 9, n.ord. 3, 4, 6

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Ente Responsabile

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