Scheda: Luogo - Tipo: Edifici monumentali

Borgo e Rocca medievali

Il Borgo medievale con Rocca costituisce una sapiente ricostruzione progettata da un gruppo di intellettuali e artisti per l'occasione dell’Esposizione Generale Italiana di Torino del 1884. Il Borgo medievale fu ripetutamente colpito da bombardamenti nel corso del secondo conflitto mondiale.

 


Indirizzo: VIALE VIRGILIO 107

Progetto: 1882

Costruzione: 1884

Bombardamento: 08 Novembre 1942

Bombardamento: 13 Luglio 1943

Categorie

  • bombardamento | padiglione espositivo

Tag

  • mostra contemporanea | bombardamenti

1. Storia di un'idea

Scartata l’ipotesi di una mostra che ripercorresse i caratteri dell’arte italiana nell’architettura, nella pittura e nelle arti applicate a partire dall’XI secolo, la commissione di storia dell’arte dell’Esposizione generale, che si sarebbe tenuta a Torino nel 1884, decise, nel 1882, di concentrare i propri sforzi nella progettazione di un borgo quattrocentesco che presentasse filologicamente i caratteri architettonici degli edifici medievali sparsi sul territorio piemontese e valdostano. L’idea era del pittore, architetto e studioso portoghese Alfredo d’Andrade (1839-1915), che riunì intorno a sé un gruppo di ingegneri, pittori e studiosi per dare vita, a sud del parco del Valentino, sulla sponda sinistra del Po, a quel caratteristico complesso di edifici che è il Borgo medievale.

La commissione cui era affidata la mostra d’arte antica, era formata da un gruppo di artisti e intellettuali piemontesi di primo piano, che si misero all’opera per completare la documentazione necessaria, reclutare gli artigiani, motivare gli espositori e i prestatori, spartendosi le mansioni e costituendo sottocommissioni dedicate a specifici settori operativi. Direttore dei lavori fu l’ingegner Riccardo Brayda, coadiuvato da Carlo Nigra, e, in un secondo momento, Alfredo D’Andrade.

Il Borgo rappresenta il prodotto della cultura positivista (come dimostrano gli studi e le campagne fotografiche che preludono la realizzazione) ma anche della riscoperta dell’arte e dell'architettura medievale proposti a livello internazionale dall’architetto francese Eugéne Viollet Le Duc (1814-1879) e dall’artista inglese William Morris (1834-1896). Presero così forma all’interno del Borgo, tra le diverse ricostruzioni, la cinta difensiva diroccata con fossato, le case medievali di Bussoleno, Alba, Mondovì, la torre di avvistamento con bertesche di San Giorio in Valle di Susa e, nella Rocca, la cucina del castello di Issogne, la sala baronale con gli affreschi della Manta. Posta la prima pietra il 12 dicembre 1882, l’intero complesso venne inaugurato alla presenza di re Umberto I (1844-1900) e della regina Margherita (1851-1926) il 27 aprile 1884.

2. Esposizione generale italiana, Torino 1884

Esposizione generale italiana. Sezione di Storia dell’arte. Borgo e rocca medioevali, Torino, Parco del Valentino, dal 27 aprile al 31 ottobre 1884.

Membri della sezione di Storia dell’arte: Vittorio Avondo, Ottavio Balbo, Luigi Belli, Ernesto Bertone di Sambuy, Riccardo Brayda, Alfonso Breme di Sartirana, Edoardo Calandra, Luigi Cantù, Francesco Carandini, Alfredo D’Andrade, Alfonso Dalbesio, Augusto Ferri, Francesco Gamba, Ottavio Germano, Giuseppe Giacosa, Alberto Maso Gilli, Francesco Ianetti, Carlo Nigra, Federico Pastoris, Giuseppe Pucci, Fernando Scarampi di Villanova, Guido di San Martino di Valperga, Casimiro Teja, Pietro Vajra.

Catalogo: Esposizione generale italiana. Torino 1884. Catalogo ufficiale della sezione Storia dell’arte: guida illustrata al castello feudale del secolo XV, a cura di G. Giacosa, A. D’Andrade, P. Vajra, Torino, Vincenzo Bona Tipografo 1884.

Secondo i cronisti ufficiali i visitatori dell’esposizione furono 2.934.332, di cui 216.506 diretti al Borgo medievale.

La giuria dell'esposizione, accordando il diploma d’onore alla sezione, chiese al sindaco di provvedere a conservare il complesso del Castello e del Borgo incaricando la stessa sezione di completarlo ove necessario permantenere l’unità concettuale di quella che già veniva definita "opera d’arte". Inoltre, si definiva nella motivazione del riconoscimento, la corrispondenza di obiettivi con il Museo d’arte antica di fronte all’esperienza oltralpina: "Così facendo si doterà la Città di Torino diuna specie di Museo di Cluny, che sarà di sommo utile agli studiosi di ogni ramo del bello".

L’eventualità, consueta per le «città effimere», strutture funzionali all’allestimento delle esposizioni, di smantellare il villaggio, non fu mai presa in considerazione, anzi, la struttura venne rimessa in funzione in occasione della mostra del 1911. Dietro richiesta del comitato organizzatore il consiglio comunale approvò l’acquisto del Borgo, del castello medievale, della mobiliae delle suppellettili, riconoscendone, così, il valore di prodotto collettivo, nei confronti del quale si avvertiva un comune senso di appartenenza, una storia in cui riconoscersi due volte.

3. Bombardamenti

Il Borgo medievale fu colpito dai bombardamenti notturni effettuati dalla RAF con bombe di grosso e grossissimo calibro, nelle notti dell’8 novembre 1942 [il dato è fornito da fonte archivistica, ma non risultano bombardamenti in quella data] e del 13 luglio 1943. I bombardamenti causarono la distruzione di un locale adibito a ristorante e di tre alloggi, danni dovuti a bombe incendiarie. Le lesioni al tetto e lo schiantamento degli infissi sono imputabili allo scoppio di bombe dirompenti. I danni più gravi si registrarono alla casa di Ozegna, sventrata e ridotta a un cumulo di macerie (1).

 

(1) Bartolozzi, Carla, Dopo il 1884: completamenti, aggiunte, restauri per il Borgo medievale, in Pagella, Enrica (a cura di), Il Borgo medievale. Nuovi studi, Fondazione Torino Musei, Torino 2011, p. 93

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
BORGO MEDIOEVALE
Viale Turr (Valentino)

Complesso di edifici, già porzione di padiglioni espositivi.
Complesso di valore storico-artistico, unico documento di una precisa stagione culturale neo-medievale di tardo Ottocento, conservatosi pressocché integralmente.
Costruito ad opera della cerchia di D'Andrade nel 1884 (Brayda, Canessa, Nigra, Germano, Pucci-Baudana) in occasione dell'esposizione di Torino.

C. BOITO, 1884; AA.VV., Alfredo D'Andrade […], 1981, pp. 189-214.
Tavola: 58

Bibliografia

Fonti Archivistiche

  • ASCT Fondo danni di guerra, inv. 364, cart. 6, fasc. 3, n. ord. 4
  • Asct, Deliberazioni della Giunta popolare, Provvedimenti prefettizi, 5 dicembre 1945, verbale 40, § 93

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