Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Umberto I di Moriana-Savoia (? − 1047/1048)

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Umberto I detto “Biancamano” è considerato il fondatore della dinastia sabauda. È stato conte dai primi anni del secolo XI fino alla sua morte nel 1047 o 1048. I suoi discendenti sono detti Umbertini, anche se ebbe più fortuna la definizione di “Savoia”, dal nome di uno dei comitati che governavano.


Date note sulla vita: 1003
– Umberto assume il titolo di conte

Date note sulla vita: 1032
– Con la morte del re Rodolfo III di Borgogna si schiera nella guerra di successione con Corrado II

Morte: 1047
o 1048 – Umberto I muore

Categorie

  • nobile

Tag

  • mostra medievale

Umberto I è il fondatore della dinastia degli Umbertini, detti “Savoia” dal nome del comitato più importante tra quelli che ressero in Borgogna. È il primo dei Savoia a portare il titolo di conte, almeno dal 1003 e fino alla sua morte nel 1047 o 1048. Il fortunato soprannome con cui è ancora ricordato ha invece origini più tarde. Dopo la morte del re di Borgogna Rodolfo III Umberto venne coinvolto nelle lotte di successione al trono, contrapponendosi al pretendente Oddone di Blois. È con Umberto e le sue acquisizioni territoriali a cavallo delle Alpi che inizia la proiezione della dinastia sabauda verso l’Italia, anche se sarà necessario del tempo perché questa espansione si concretizzi. Umberto e la moglie Ancilia ebbero cinque figli, di cui Amedeo I era il primogenito. Fu però un altro figlio, Oddone, a contrarre un matrimonio che avrebbe potuto avere sviluppi interessanti per il radicamento dei Savoia sul versante italiano: intorno al 1045 sposò Adelaide, figlia di Olderico Manfredi diventando marchese di Torino. Questa unione, però, non diede origine alla fusione delle due dominazioni, borgognona e torinese: Oddone fu marchese di Torino mentre suo padre e poi il figlio di suo fratello governavano oltralpe e anche se assunse su di sé le due responsabilità per un periodo, questa coincidenza non ebbe le caratteristiche del principato ereditario. Già con la generazione successiva, le cariche e le competenze politiche erano di nuovo separate e di pertinenza di personaggi distinti.

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