Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Cascina Arnaldi, già cascina Rubeo

La cascina Arnaldi, denominata Rubeo nel XIX secolo, fu probabilmente costruita nella seconda metà del XVIII secolo. Oggi, ristrutturata ed ampliata, è utilizzata a scopo residenziale.


Indirizzo: STRADA LANZO 255

Notizie dal: XVIII Sec. (1700-1799)

Ampliamento: XX Sec. (1900-1999)

Categorie

  • abitazione | cascina

Costruita probabilmente nella seconda metà del XVIII secolo, viene censita nella Carta topografica della caccia del 1762 come “Casa di Fini di Campagna” e risulta costituita da un unico corpo di fabbrica a pianta rettangolare.

Nel 1790 l’architetto Grossi rileva la cascina che risulta collocata nel territorio denominato “Campagna detta della Madonna” nei pressi delle rive del fiume Stura e nelle vicinanze del “porto di Altezzano”, vicino alle cascine “Mussetto” e “Albino”.

Nelle mappe del Catasto Napoleonico del 1805 la cascina viene censita come “Ferme Palbera” e non risultano variazioni planimetriche. Successivamente, come si evince dalla Carta delle regie cacce del 1816, probabilmente dopo una fusione di proprietà con la vicina “cascina Albino”, detta “Rubeo”, viene denominata “Cascina Rubeo La Palbera”. Infatti nelle mappe del Catasto particellare Gatti del 1820 mantiene la denominazione “cascina Rubeo” e risulta composta da casa civile, casa rustica, casi da terra (depositi di attrezzi e prodotti agricoli), forno, aja, cortile, giardino, prati e campi. In quel periodo risulta proprietario il “signor Rubeo Giuseppe fu Notaio Pietro Maria”.

Nella Topografia della Città e Territorio di Torino del 1840, il geometra Antonio Rabbini rappresenta la cascina Arnaldi come unico corpo di fabbrica insieme alla vicina cascina Nicolini.

Tuttavia, come si evince dal successivo Catasto del 1866, i due fabbricati non sono mai stati accorpati e sono separati da una strada che conduce alla cascina retrostante, quella che il Grossi denominava “Albino”. Importanti passaggi di proprietà, come si evince dal Colonnario Gatti, si registrano prima nel 1853 a favore di “Luigi fu Giovanni Arnaldi”, poi nel 1875 alla famiglia Cibrario.

Nel corso del XX secolo, l’Arnaldi ha subito diversi ampliamenti e oggi, completamente ristrutturata, è utilizzata a scopo residenziale.

Fonti Archivistiche

  • Carta Topografica della Caccia, 1760-1766, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte topografiche segrete, Torino 15 A VI Rosso
  • Amedeo Grossi, Carta Corografica dimostrativa del territorio della Città di Torino, 1791, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1800
  • Plan Geomêtrique de la Commune de Turin, 1805, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Francese, Allegato A, Mappe del Catasto Francese, Circondario di Torino, Mandamento di Torino, Torino
  • Carta dei Distretti riservati per le Regie Cacce divisa in sette parti, 1816, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte Topografiche per A e B, Torino, Torino 26
  • Andrea Gatti, Catasto Gatti, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, CAG, sez. 31
  • Andrea Gatti, Colonnario Territoriale, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, COLL TER, sez. 31 , art. 1203
  • Antonio Rabbini, Topografia della Città e Territorio di Torino, 1840, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1803
  • Antonio Rabbini, Mappa originale del Comune di Torino, 1866, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Rabbini, Circondario di Torino, Mappe, distribuzione dei fogli di mappa e linea territoriale, Torino
  • Istituto Geografico Militare, Carta IGM, 1911, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D135
  • Istituto Geografico Militare, Carta IGM, 1974, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.7.11

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