Scheda: Soggetto - Tipo: Società

SEI Società Editrice Internazionale

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Costituita nel 1908 come Società Anonima per la Diffusione della Buona Stampa, la casa editrice è denominata Società Editrice Internazionale nel 1919. Espressione della congregazione salesiana fondata da Don Bosco, all’editoria scolastica e religiosa affianca narrativa per giovani e didattica multimediale.


Fondazione: 1908

La Società Editrice Internazionale nasce nel 1908 con il nome di Società Anonima Internazionale per la Diffusione della Buona Stampa (SAID Buona Stampa) dall’Opera Salesiana. Rileva la Libreria Salesiana Editrice di corso Regina Margherita e la produzione rivolta alle numerose scuole confessionali, ereditando in tal modo un ruolo di rilievo nel panorama editoriale torinese. Seguendo questa tradizione, il catalogo contiene soprattutto manuali per l’insegnamento delle lingue classiche e dell’italiano: la produzione editoriale tra il 1909 il 1923 ammonta a circa 2400 titoli. L’attività subisce una battuta d’arresto con la prima guerra mondiale, quando l’opera salesiana Valdocco viene parzialmente adibita a caserma e ospedale. Dal 1919 la casa editrice, con il nuovo nome SEI, apre filiali per la distribuzione a Milano, Torino, Genova e Roma; nel 1923 con la riforma scolastica Gentile conosce un nuovo momento di espansione, grazie a un catalogo che comprende il settore del libro di lettura e la manualistica tecnico-scientifica. Dal 1933 al 1943 produce circa 1931 titoli. Il conflitto mondiale colpisce duramente l’azienda torinese, gli stabilimenti sono danneggiati, gli uffici sono trasferiti a Chieri e la produzione crolla. Con gli anni Cinquanta s’inaugurano nuovi settori di mercato (tra cui film didattici e educativi) e riprende l’espansione. Dopo Giuseppe Caccia (1881-1963), alla guida della società fino al 1950, nel 1966 diviene direttore editoriale don Francesco Meotto (1921-1988): con lui la SEI mantiene per alcuni decenni il primato delle vendite dei manuali di educazione civica, religione e educazione fisica. Alla fine degli anni Ottanta un progressivo declino costringe la casa editrice a dismettere legatoria e tipografia. Negli anni 2000 la sede di corso Regina Margherita viene ristrutturata e suddivisa in due lotti: uno ospita l’attività editoriale della SEI, salvata dal fallimento, l’altro uffici della Regione Piemonte.

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