Scheda: Tema - Tipo: Storia

Cippi commemorativi del 1706

Alcuni cippi votivi esistenti in diversi punti della città, in particolare nelle circoscrizioni 1, 5 e 6, sono le testimonianze superstiti di una serie di pilastrini collocati per volere di Vittorio Amedeo II sui luoghi della battaglia del 7 settembre 1706.


Inizio: 1706

Fra le disposizioni emesse all’indomani della vittoria ottenuta dalle truppe alleate sulle forze francesi, per tramandarne il ricordo ed esprimere il suo personale sentimento di devozione «alla particolare protezione di Maria Santissima della Consolata»,il duca di Savoia «volle, che tutta la linea di circonvallazione de’ Gallispani [l'esercito franco-spagnolo] nell’assedio di Torino, per l’estensione di circa dodici miglia, marcata venisse col piantamento da esso fatto eseguire a luogo di altrettanti pilastri in pietra, portanti scolpita l’Immagine della stessa Madonna della Consolata». Per tale scopo fu commissionata una serie di pilastrini in pietra di forma stretta e allungata recanti l’immagine in bassorilievo della Consolata e la data “1706”, collocati a partire dall’aprile 1708 «in linea in quella distanza l’una dall’altra che sarà stimata conveniente cominiando da Lusent [Lucento] sin al Palco vechio, nell’istesso sitto ove l’armata francese aveva formata la sua linea per l’Assedio [...] il tutto per il fine mottivato dall’A.S.R.».
Dei numerosi esemplari prodotti e messi in opera sono oggi esistenti ventidue, tutti ricollocati in sedi diverse da quelle originarie, per lo più recuperati durante l’urbanizzazione, iniziata negli ultimi decenni dell’Ottocento, delle aree degli attuali quartieri di Lucento e Borgo Vittoria.

Elenco degli esemplari documentati di cippi

-    uno nel salone inferiore del Museo Civico Pietro Micca, via Guicciardini 7/A
-    uno all’interno del Museo Nazionale del Risorgimento
-    sei nella Chiesa di N.S. della Salute, di cui quattro nella cripta, uno nel transetto ed un altro, non visibile, inserito nelle fondazioni dell’edificio, via Vibò 24
-    uno in via della Consolata, all’interno della cancellata dell'omonimo santuario
-    uno inserito nel monumento ai Caduti presso la chiesa dei S.S. Bernardo e Brigida, in via Pianezza
-    uno murato all’interno della scuola Cesare Abba, in piazza Abba 13
-    uno nel giardino delle Scuole Tecniche San Carlo, in via Pergolesi 119
-    uno entro un recinto lungo il marciapiede, in via Foglizzo 4
-    uno nella facciata del fabbricato, in via Lanzo 5/b
-    uno in un cortile privato, in via Banchette 10
-    uno in un cortile privato, in via Venaria 71
-    uno in un cortile privato, in corso Giulio Cesare 133
-    uno in un cortile privato, in via Gottardo 263/10
-    uno in un cortile privato, in via Lamporo 15
-    uno nel cortile della “Fabbrica Tabacchi”, in corso Regio Parco 142
-    uno all’incrocio fra le vie Verolengo e Assisi, inserito in un pilone votivo e di cui è visibile la sola data «1706»
-    uno non visibile perché ricoperto dall’intonaco della facciata del fabbricato, in via Errico Giachino 92/a

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