Scheda: Luogo - Tipo: Vie e Piazze

Via IV Marzo

Realizzata nell’ambito del piano di risanamento promosso dalle autorità civiche nel 1885, l’apertura della diagonale dedicata alla concessione dello Statuto Albertino comportò la scomparsa della Torino medievale, di cui restano alcune testimonianze.


Indirizzo: Lat: 45.07346 Long: 7.68309

Progetto: 1885

Categorie

  • bombardamento | via

Tag

  • mostra contemporanea | bombardamenti

La realizzazione della via dedicata alla concessione dello Statuto Albertino (1848) fu eseguita nell’ambito del progetto di risanamento promosso nel 1885 dal sindaco Ernesto Balbo Bertone di Sambuy (1837-1909), allo scopo di rettificare le vie XX Settembre e San Francesco d’Assisi e procedere al taglio delle diagonali Pietro Micca e IV Marzo.

I lavori si svolsero negli anni immediatamente successivi e, come avvenne poco dopo con l’apertura della più maestosa arteria viaria dedicata all’eroe dell’assedio del 1706, consentirono la netta modifica di un agglomerato irregolare che versava in stato di grave precarietà igienico-edilizia. L’attuazione del piano di 'sventramento', come si diceva all’epoca ricorrendo a un termine mutuato dal lessico scientifico, comportò l’eliminazione di cellule edilizie di retaggio medievale, talora sorte su fondamenta d’età romana, dato che si trattava di una delle sezioni più antiche del tessuto urbanistico cittadino, a ridosso delle Porte Palatine.

Il nostalgico medievismo che permeava la cultura dell’epoca ha garantito la sopravvivenza di alcune di queste testimonianze, come la Casa del Senato, restaurata secondo i canoni del tempo dall’ingegnere Riccardo Brayda (1849-1911), mentre poco lontano, fra le vie Basilica ed Egidi, resta la Casa del Pingone, dotata dell’unica torre medievale conservata a Torino. La scelta di operare attraverso radicali demolizioni comportò di fatto la scomparsa della Torino medievale, contribuendo a suggellarne il primato di capitale barocca.

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