Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Cascina Nuova o Berta

La cascina a corte chiusa, risalente al XVIII secolo, è collocata nei pressi della sponda nord del torrente Stura.


Indirizzo: Lat: 45.125783 Long: 7.664024

Notizie dal: XVIII Sec. (1700-1799)

Ampliamento: 1840 - 1860

Categorie

  • cascina

La cascina denominata La Nuova, o Cascina Berta è un edificio rurale, collocato a poca distanza dalla sponda nord del torrente Stura, a est dello svincolo della tangenziale che conduce a Borgaro.

Si tratta di una cascina a corte chiusa, costituita da un fabbricato più antico con pianta a “L” e da altre due maniche, est e sud, separate strutturalmente e costruite nella seconda metà del XIX secolo.

L’architetto Grossi nel 1790 censisce, ma non rileva, l’edificio come «IL RUSCASIO cascina dell’Illustrissimo sig. Commendatore Gio. Ruscasio situata al di là della Stura, ed alla destra della strada di Caselle nel territorio di Torino, e sotto la parrocchia di Lucent.»

Il Catasto Napoleonico del 1804 rileva l’esistenza di una “Ferme dite la Grangenovelle”, caratterizzato da planimetria ad “L”.

Il Catasto Gatti del 1820 conferma la planimetria e definisce la cascina come “La Nuova Grangia, Cascina del Sig. Cav.e Ruscazio”. Nel relativo Colonnario territoriale vengono censiti, oltre alla casa rustica, un campo, un orto, l’aia, prati e boschi.

L’intera proprietà viene venduta nel 1829 al notaio Francesco Berta, dal cui cognome deriva l’attuale denominazione della cascina.

Il Rabbini, nell’Elenco dei nomi dei proprietari delle cascine, ville e fabbriche designate sulla carta topografica della città, territorio di Torino e suoi contorni del 1840, attesta che la proprietà è del Sig. Francesco Berta. Nel 1868 una parte viene venduta alla famiglia Guala.

La costruzione delle maniche meridionale e orientale, con la conseguente chiusura della corte, risale al periodo compreso tra gli anni Quaranta e Sessanta del XIX secolo. Il Catasto Rabbini del 1866 censisce infatti i due nuovi fabbricati strutturalmente separati dall’impianto antico.

Al XX secolo risale la costruzione di fabbricati minori a est della corte.

La destinazione all’uso agricolo dell’edificio è stata compromessa nell’ultimo cinquantennio con la costruzione della tangenzionale nord di Torino.

La cascina è in ottimo stato di conservazione, è di proprietà privata, è adibita all’uso residenziale e commerciale.

Fonti Archivistiche

  • Carta Topografica della Caccia, 1760-1766, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte topografiche segrete, Torino 15 A VI Rosso
  • Plan Geomêtrique de la Commune de Turin, 1805, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Francese, Allegato A, Mappe del Catasto Francese, Circondario di Torino, Mandamento di Torino, Torino
  • Carta dei Distretti riservati per le Regie Cacce divisa in sette parti, 1816, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte Topografiche per A e B, Torino, Torino 26
  • Andrea Gatti, Catasto Gatti, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, CAG, sez. 1-2
  • Antonio Rabbini, Topografia della Città e Territorio di Torino, 1840, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1803, n. 243
  • Antonio Rabbini, Mappa originale del Comune di Torino, 1866, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Rabbini, Circondario di Torino, Mappe, distribuzione dei fogli di mappa e linea territoriale, Torino, Foglio III, Sezione 11
  • Vittorio Brambilla , Contorni di Torino, 1877, Archivio Storico della Città di Torino, SIM D1813, fogli 1-4
  • Istituto Geografico Militare, Carta IGM, 1911, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D135
  • Istituto Geografico Militare, Carta IGM, 1974, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.7.11

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Ente Responsabile

  • MuseoTorino