Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Ex Conceria Fiorio

Il complesso sede della conceria di Domenico Fiorio fu uno dei centri più importanti dell’attività clandestina del CLN piemontese. Dal 2004 è sede della fondazione Piazza dei Mestieri e delle sue attività; dal 2011 è sede anche del Centro per l'innovazione, la produzione e la formazione multimediale e della Fondazione I.T.S. - Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione.


Indirizzo: VIA JACOPO DURANDI 11

Costruzione: 1837

Ampliamento: 1838

Ampliamento: 1854

Ampliamento: 1900
ad opera di Pietro Fenoglio

Trasformazione: 2004
insediamento della fondazione Piazza dei Mestieri

Trasformazione: 2009
Acquisto e ristrutturazione di via Durandi 10

Trasformazione: 2011
Insediamento della Piazza dei Mestieri 2

Categorie

  • scuola | negozio | ente di formazione professionale | fondazione | bombardamento | fabbrica

Tag

  • mostra contemporanea | bombardamenti | trasform

01 Conceria Fiorio

Il complesso delle Concerie Fiorio, azienda specializzata nella lavorazione di pelli di capra e montone, è composto da due edifici, di cui il primo era dedicato all'attività lavorativa e il secondo costruito ed utilizzato come magazzino. La prima pietra per la costruzione dell'edificio industriale è stata posata il 4 agosto 1837, data nella quale Domenico Fiorio chiede al sindaco di Torino "l'autorizzazione a poter edificare un nuovo edificio da adibirsi appunto a conceria, in regione Martinetto". Lo stabile negli anni subisce diversi ampliamenti che alla data del 1900 possono dirsi completati. Il secondo edificio, quello adibito a magazzino, viene costruito nei primi anni del '900 su progetto dell'ingegnere e architetto Pietro Fenoglio, conservando negli anni l'unitarietà degli elementi originali. La struttura portante contiene uno dei primi esempi di quell'innovativo sistema costruttivo, i cui primi esempi si erano sperimentati in Francia andando sotto il nome di "sistema Hennebique" dal nome del suo inventore, François Hennebique. Il sistema è composto da uno schema a telaio costituito dall'unione di pilastri e travi in calcestruzzo armato, sistema che troverà uno dei più compiuti e conosciuti esempi, nel ambito torinese, nella fabbrica del Lingotto. Questo sistema è integrato in una muratura portante perimetrale formata da mattoni in laterizio pieni. Esternamente si leggono gli stilemi del Liberty torinese, con le cornici e i fregi decorati con temi floreali che emergono dal fondo della muratura a segnare lo spazio delle facciate sul fondo intonacato (tratto da http://www.piazzadeimestieri.it/index.php?i_tree_id=185).

02 Attività del CLN

L'ampio fabbricato in cui aveva sede l’azienda costituì, durante la Resistenza, uno dei centri più importanti dell’attività clandestina del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) piemontese, non solo come luogo di riunione, ma come sicuro luogo di recapito di materiali e denaro e vi si svolgevano attività per la stampa e la diffusione del giornale del CLN «La Riscossa italiana». Questo fu possibile ia di rilevanti avvenimenti, grazie all’opera del suo proprietario, l’ingegnere Sandro Fiorio. Nato nel 1911, liberale di fedeltà sabauda, collaborò sin dai primi mesi con il CLN regionale, entrando in contatto con il giurista Paolo Greco, che lo diresse fino alla liberazione. Fece parte del Comitato per l’approvvigionamento e partecipò al recupero di una cospicua parte dei fondi della IV armata, che verranno nascosti nello stabilimento per servire al finanziamento della resistenza piemontese per tutto il primo periodo. Alla conceria fecero capo anche le attività per la stampa e la diffusione del giornale del CLN "La Riscossa italiana".

Dal mese di agosto 1944 ospitò una radio trasmittente della missione Glass e Cross (dai nomi di battaglia del conte Enrico Marone Cinzano e dell’avvocato Giulio Colombo) che operava in Italia e in Svizzera in contatto con l’OSS (il servizio segreto americano): passarono attraverso la conceria anche i finanziamenti al CLN forniti dagli alleati. Nel febbraio 1945 vi operarono due missioni alleate, la Stella del capitano Giuliani, appoggiata dagli inglesi, e la missione americana guidata dal cecoslovacco Panek. Alla fine di marzo i locali furono teatro di un rilevante avvenimento politico, le riunioni del CLN con il Sottosegretario alle Terre occupate Aldobrando Medici Tornanquinci, paracadutato nelle Langhe dal governo di Roma e giunto poi a Torino, in vista delle fasi insurrezionali e degli assetti istituzionali del dopo Liberazione.

03 Bombardamenti

L’edificio di via Jacopo Durandi 10, costruito nei primi anni del Novecento, ospitava i reparti della Conceria Fiorio. Durante l'incursione aerea del 18 novembre 1942, bombe incendiarie distrussero completamente il basso fabbricato su via Carlo Vidua. Il resto del fabbricato fu lievemente danneggiato. Nella porzione di edificio, affacciata su via Luigi Galvani, si trovavano i cinque locali del nido d'infanzia Anna Fiorio e quelli della succursale della scuola Principi di Piemonte, solo lievemente sinistrati. Tutto il fabbricato risultava ripristinato alla data del 29  maggio 1945.

04 Piazza dei Mestieri

Nel 2004, dopo la ristrutturazione del fabbricato di via Durandi 13, nasce lo spazio Piazza dei Mestieri, su iniziativa della Compagnia delle Opere, della Fondazione Piazza dei Mestieri, delle amministrazioni locali e di alcune fondazioni bancarie. Il complesso ospita un centro di formazione professionale e varie strutture aggregative (birrificio, ristorante, negozio, tipografia) all’interno delle quali sono promosse attività culturali e ricreative. L’istruzione professionale punta in primo luogo al recupero dei mestieri legati alla tradizione gastronomica piemontese (gelateria, pasticceria, cioccolateria), affiancando la formazione a ambiti quali la metalmeccanica e la falegnameria. Nel 2011 prendono avvio le attività, dopo la ristrutturazione dell'edificio di via Durandi 10, le attività di Piazza dei Mestieri 2, cioè la costituzione del "Centro per l'innovazione, la produzione e la formazione multimediale" con le sue aule informatiche, la sala proiezioni, la sala di registrazione, le aule per la didattica frontale e gli uffici. Nei mesi successivi si sono progressivamente insediati il Centro Sperimentale di Cinematografia, Enarmonia, Enanimation, Enmusix, De Luca Talmon Architetti Associati, Network Casaclima Piemonte e Valle d'Aosta, ISLM, Cosvifor e M4C. Oltre a questi soggetti i locali ospitano inoltre la Fondazione I.T.S. - Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione. Ancora una volta l'obiettivo è quello di mettersi insieme per uno scopo comune e ancora una volta si è riusciti a creare un luogo dove la formazione incontra il mondo del lavoro.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
EX CONCERIE FIORIO
Via Durandi 10, 11

Edificio per l'industria conciaria.
Edificio industriale di valore documentario ed ambientale.
Edificio industriale costruito nel 1837 su progetto dell'ing. Bria per conto della Conceria Fiorio e rimaneggiato più volte, da progettisti diversi, ma per lo stesso committente, fino al 1895; oggi privo di destinazione.

ASCT, Progetti Edilizi, ff. 40/1837; 13/1838; 92/1854; 71/1883; 66/1890; 154/1888; 66/1890; 85/1895; 242/1900.
Tavola: 32

 

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
CONCERIE FIORIO
Via Durandi 10, Via Vidua

Edificio industriale.
Manufatto industriale di valore documentario e ambientale, tipico e significativo esempio di edificio industriale dell'inizio del Novecento riconducibile al nascente momento art nouveau.
Su progetto datato 1900, edificazione di fabbricato industriale, opera dell'ing. Pietro Fenoglio.

ASCT, Progetti Edilizi OVO/1900; R. NELVA, B. SIGNORELLI, Le opere di Pietro Fenoglio […], 1979; ID., Poesia di Pietro Fenoglio […], 1979. pp. 262-314.
Tavola: 32

Fonti Archivistiche

  • ASCT Fondo danni di guerra, inv. 661, cart. 14, fasc. 46, n. ord. 7
  • ASCT Fondo danni di guerra, inv. 662, cart. 14, fasc. 47, n. ord. 1

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