Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Filiberto Pingone (Chambery 1525 - Torino 1582)

Barone di Cusago, storico. Senatore dal 1555, consigliere di stato e referendario dal 1560, si occupò soprattutto di storia torinese e sabauda. Le sue opere principali sono: Augusta Taurinorum (1577), Inclytorum saxoniae sabaudiae que principum arbor gentilitia (1581).


Nascita: 1525

Morte: 1582

Categorie

  • politico | storico

Tag

  • carta archeologica

L'iscrizione romana

L'iscrizione, realizzata verso la fine del I secolo d.C., ricorda una coppia di defunti, Numerio Appio e Aebutia: il committente, in incerto rapporto di parentela con i due, era stato protagonista di una brillante carriera cittadina.

N(umerio) Appio [- - -] / centurion[i - - -] / Aebutiae L[- - -] / Q(uintus) Appius Q(uinti) f(ilius)

[- - -] / q(uaestor), IIvir, ponti[fex - - -] / t(estamento) [f(ieri) i(ussit)]

A Numerio Appio [- - - ] centurione [- - - ], a Ebuzia (figlia/liberta ? di Lucio)[- - -]. Quinto Appio, figlio di Quinto [- - -], questore, duoviro, pontefice, ordinò che fosse fatto per testamento.

 

Lo stemma

Nel 1568 Emanuele Filiberto Pingone recupera un'iscrizione romana in marmo pario che da qualche decennio era collocata nella cripta del santuario della Consolata. Fa scolpire, sul retro, il suo stemma di famiglia e lo appone  sul portone della propria dimora, nei pressi della Porta Palatina.

Ente Responsabile

  • MuseoTorino
  • Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie