Scheda: Luogo - Tipo: Monumenti, lapidi e fontane

Lapide dedicata a Tubino Libero (1925 - 1943)

La lapide dedicata a Libero Tubino è collocata, a cura del Movimento universalistico italiano, nel luogo dove si trovava la sua casa natale, in via Santa Teresa angolo via Roma, prima della costruzione, nel 1931 - 1932, del primo tratto della via Roma nuova.


Indirizzo: Lat: 45.068537199191 Long: 7.682970642999862

Realizzazione: Settembre 1945
Collocazione della lapide

Restauro: 2011
Intervento conservativo a cura del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale

Categorie

  • lapide

Tag

  • lapidi resistenza

Indice

Tubino Libero

Nato a Torino il 22 maggio 1925, studente. Coi primi gruppi partigiani, cadde sulle colline di Gassino colpito dalle SS italiane il 23 settembre 1943. L’8 settembre 1943 aveva ideato un programma politico definito “universalista” che aveva per obiettivo un’associazione fra studenti che raccogliesse tutte le forze giovanili per un’Italia repubblicana, inserita in una federazione europea, primo gradino per un’unione universale degli stati. Così si esprimeva nel programma: “Il mondo è stanco delle guerre, il mondo vuole la pace, troppo è il dolore che ci circonda. La Rivoluzione che noi abbiamo iniziato deve porsi delle precise mete da conseguire; dobbiamo creare una Repubblica Italiana che farà il punto per il quale arriveremo ad una Confederazione Europea, possibilmente mondiale. Compagni di tutto il mondo, Uomini e Donne di tutti i Paesi, di tutte le razze, abolite i confini! Posate le armi, tornate alle vostre case! La pace non può, non deve essere fuori di voi. Creature dei cinque Continenti unitevi! L’esperienza di 3.000 anni ci insegna che i vinti e vincitori sono schiavi del dolore e della miseria. A che pro la guerra?”. La lapide è collocata, a cura del Movimento universalistico italiano, sul luogo dove sorgeva la casa natale di Tubino, anteriormente alla costruzione del primo tratto della via Roma nuova nel 1931-32 (1).

Note

(1) Testo tratto da Adduci, Nicola [et al.] (a cura di), Che il silenzio non sia silenzio. Memoria civica dei caduti della Resistenza a Torino, Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà - Istoreto, Torino 2015, p. 39

Fonti Archivistiche

  • Archivio dell’Istituto piemontese per la storia della resistenza e della società contemporanea, Banca dati Partigianato piemontese

Ente Responsabile

  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà
  • MuseoTorino
  • Istoreto