Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Alessandro Brusasco (Refrancore, Asti, 1925 - Torino, 1943)

Nato a Refrancore nel 1925, si trasferì a Torino dove lavorò come cameriere. Morì suicida, dopo essere stato arrestato per aver sferrato un attacco al presidio tedesco di Porta Nuova, a soli 18 anni. Una lapide ne ricorda il sacrificio.


Nascita: 12 Dicembre 1925

Morte: 27 Settembre 1943

Categorie

  • partigiano

1. Notizie biografiche

Nato nel 1925 a Refrancore, piccolo paese del basso Monferrato, nel 1939 venne ad abitare a Torino, in via Nizza 5. In questo luogo una lapide ne ricorda il sacrificio, a soli 18 anni, per la causa antifascista.

Nei giorni dell'armistizio, approfittando dello sbandamento dell'esercito, si rifornì di esplosivi forse presso la caserma Cavalli. In una notte di settembre, con un compagno, lanciò dalla finestra bombe contro le pattuglie tedesche di guardia a Porta Nuova, sul lato di via Nizza. Si scatenarono così violente sparatorie. Fu arrestato, interrogato all'Albergo Nazionale e infine ricondotto a casa. Morì suicida gettandosi dalla tromba delle scale per non collaborare con i tedeschi.

2. "La Stampa"

Un trafiletto de "La Stampa" dà notizia degli accadimenti all'indomani della morte di Brusasco.

"La notizia che l'autore del lancio di bombe a Porta Nuova con ogni probabilità era stato scoperto ha ieri sera vivamente impressionato quanti ne sono venuti a conoscenza. Come abbiamo già pubblicato per tre notti consecutive ordigni esplosivi erano stati lanciati contro il distaccamento germanico di guardia alla stazione con la sola conseguenza di impressionanti sparatorie contro le case prospicienti via Nizza. Durante le giornate seguenti, ufficiali germanici, decisi a scoprire il misterioso attentatore avevano svolto intense e meticolose indagini in tutte le abitazioni interrogando coloro su cui gravavano maggiori sospetti. Durante tali indagini l'attenzione si soffermò sul cameriere Alessandro Brusasco di Giuseppe, di 18 anni, abitante in una camera ammobiliata al quarto piano della casa di via Nizza 5. Egli, dopo essere stato lungamente interrogato veniva, ieri nel pomeriggio verso le 17, ricondotto nella sua camera per assistere ad una seconda perquisizione. A mano a mano che egli accompagnato da un ufficiale germanico e da due sottoufficiali, si avvicinava a casa, s'innervosiva sempre più e mentre saliva le scale dava evidenti segni di essere quasi fuori di sé. Non appena giunto sul pianerottolo dell'alloggio, nel quale sarebbe dopo pochi istanti entrato, con un salto si gettava nella tromba delle scale e si sfracellava al suolo. Questo improvviso tragico epilogo confermava i sospetti avuti sul conto del disgraziato il cui cadavere è stato in serata trasportato all'obitorio. Il Comando germanico spera di avere chiarito il mistero che metteva tante persone innocenti in una situazione pericolosa".

Il lanciatore di bombe a Porta Nuova sarebbe stato scoperto, in La Stampa, n. 232, 28 settembre 1943, p. 2

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Ente Responsabile

  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà