Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Cascina La Nuova

La cascina Nuova, localizzata nell’area di Mirafiori a poca distanza dalla strada per Stupinigi,  deve il nome al fatto che, sulla preesistente “Cassina delli Canonici”, nel 1754 fu realizzata una nuova costruzione.


Indirizzo: CORSO UNIONE SOVIETICA 502

Notizie dal: XVI Sec. (1500-1599)
costruzione della Cappella dei Cantori, cascina di proprietà del Capitolo Metropolitano di Torino

Ampliamento: 1632 - 1704
la Cascina dei Canonici viene ampliata passando da un unico corpo di fabbrica a un edificio rurale a corte chiusa

Demolizione: XVIII Sec. (1700-1799)
la Cascina dei Canonici viene demolita per permettere l’allargamento della strada per Stupinigi

Costruzione: 1754 - 1755
costruzione di una nuova cascina su progetto dell’architetto Giovanni Tommaso Prunotto di Guarene

Ampliamento: 1762 - 1816
costruzione di una nuova manica all’interno della corte

Variazione: XIX Sec. (1800-1899) - XX Sec. (1900-1999)
tra la fine XIX secolo – inizio XX secolo: la cascina viene adattata per il ricovero dei cavalli dell’ippodromo di Mirafiori

Trasformazione: 1866
la cascina appare come Gioberti nel Catasto Rabbini

Bombardamento: 1943 - 1945

Categorie

  • bombardamento | cascina

Tag

  • bombardamenti

La Cascina dei Canonici

Le prime testimonianze documentarie relative all’antica cascina cinquecentesca, chiamata “Cappella dei Cantori”, risalgono al 1632, quando Cristoforo Elia, ingegnere e capitano del Duca di Savoia, la rileva (nella Pianta di tutta la campagna di Mirafiori) come “cassina delli canonici” di proprietà del Capitolo di San Giovanni. Tra il 1632 e il 1706 la cascina viene ampliata, passando da un unico corpo di fabbrica a un edificio rurale a corte chiusa da mura, con planimetria a “L”.

La “Cassina delli Canonici” viene demolita nella seconda metà del XVIII secolo, in seguito alle modificazioni del tracciato dello stradone che da Torino porta a Stupinigi.

La Cascina Nuova

La “cascina Nuova” viene riedificata tra il 1754 e il 1755, come ci tramanda l’architetto Amedeo Grossi, su “disegno e istruzioni dell’architetto civile, Misuratore ed Estimatore generale di S.M. Giovanni Tommaso Prunotti di Guarene”.

Il progetto realizzato su una sola tavola è una delle poche testimonianze progettuali superstiti  relative alle cascine torinesi. L’architetto Prunotto progetta il nuovo edificio ricalcando il modello planimetrico e architettonico delle cascine a corte chiusa della piana torinese, consolidatosi nel corso del XVIII secolo, in particolare quello della precedente cascina dei Canonici. I fabbricati previsti sono: l’abitazione civile con “crotte” (cantine) sottostanti, stanze focolari al piano terra e due camere con loggia al piano superiore. La parte rurale è composta da due stalle voltate con fienili sovrastanti, i fabbricati perciò raggiungono la stessa altezza dell’edificio a uso abitativo. Sono presenti anche il forno ed il pozzo d’acqua.

Nelle mappe del Catasto napoleonico del 1805 si registra un ulteriore ampliamento delle fabbriche che trasforma l’impianto planimetrico della “Ferme du Chapitre de Saint Jean” in una “C”.

Il Catasto Gatti del 1820 non riporta variazioni planimetriche, ma modifica la denominazione in “cascina Gioberti”. In quel periodo la cascina risulta composta da casa civile, casa rustica, cortile, giardino, orto, prati e campi; la proprietà è attribuita alla famiglia Gariel.

Nel 1858 si registra il passaggio di proprietà ai figli di Rosa Vercellana, Maria ed Emanuele Guerrieri. Quest’ultimo ne diverrà proprietario esclusivo nel 1881 in qualità di Conte di Mirafiori e Fontanafredda.

Il Catasto Rabbini del 1866 registra ulteriori ampliamenti della cascina Gioberti attraverso la costruzione di un nuovo corpo di fabbrica, con impianto planimetrico ad “L”, che si aggiunge sul lato est del complesso formando una grande corte centrale.

Alla fine del XIX secolo a Mirafiori viene costruito il nuovo ippodromo e alcune cascine della zona, tra cui anche la Nuova, vengono adattate per il ricovero dei cavalli.

La Nuova oggi

La cascina, così come i vicini fabbricati residenziali in via Vallarsa e via San Michele sul Carso, fu lievemente sinistrata durante i bombardamenti in data imprecisata.

L’edificio attuale, di proprietà privata, si presenta in mediocre stato di conservazione. Le fabbriche si dispongono intorno a tre corti. L’impianto settecentesco è ancora oggi visibile nella parte adibita a uso civile, nelle stalle e nei casi a terra (depositi di attrezzi e prodotti agricoli). Le restanti parti sono state costruite dopo il 1866 e altre sono state demolite nella seconda metà del XX secolo, come risulta dalla Carta I.G.M. del 1974.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
LA NUOVA
Corso Unione Sovietica 502

Cascina di pianura.
Edificio rurale di valore documentario ed ambientale, ora inserito nel costruito ed in uso residenziale.
Edificio già presente alla fine del Settecento, proprietà del Capitolo di S. Giovanni. Recente è la demolizione di alcuni tratti dei fabbricati rustici per permettere l'ampliamento di Corso Unione Sovietica.

A. GROSSI, 1790; PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI], 1866; E. GRIBAUDI ROSSI, 1970, p. 36.
Tavola: 79

Fonti Archivistiche

  • Cristoforo Elia , Pianta di tutta la campagna di Miraflores, 1632, Archivio Storico della Città di Torino, Carte Sciolte, CS 3938
  • Carlo Gerolamo Re, Disegno dei terreni costituenti la Baronia della Generala dati in feudo dal Duca Emanuele II di Savoia al Presidente Truchi di Levaldigi, 1674, Archivio Storico della Città di Torino, Carte Sciolte, CS 3061
  • Carta Topografica della Caccia, 1760-1766, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte topografiche segrete, Torino 15 A VI Rosso
  • Carlo Antonio Bussi , Tipo tra Moncalieri, Beinasco e Grugliasco, 1777, Archivio Storico della Città di Torino, Tipi e Disegni, TD rot.12.C
  • Amedeo Grossi, Carta Corografica dimostrativa del territorio della Città di Torino, 1791, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1800
  • Plan Geomêtrique de la Commune de Turin, 1805, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Francese, Allegato A, Mappe del Catasto Francese, Circondario di Torino, Mandamento di Torino, Torino
  • Carta dei Distretti riservati per le Regie Cacce divisa in sette parti, 1816, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte Topografiche per A e B, Torino, Torino 26
  • Andrea Gatti, Catasto Gatti, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, CAG, sez. 21
  • Andrea Gatti, Colonnario Territoriale, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, COLL TER, sez.21, art. 991
  • Antonio Rabbini, Topografia della Città e Territorio di Torino, 1840, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1803
  • Antonio Rabbini, Mappa originale del Comune di Torino, 1866, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Rabbini, Circondario di Torino, Mappe, distribuzione dei fogli di mappa e linea territoriale, Torino
  • Servizio Tecnico Municipale del Comune di Torino, Pianta di Torino, 1935, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.7.8
  • Istituto Geografico Militare, Carta IGM, 1974, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.7.11
  • ASCT Fondo danni di guerra, inv. 2636 , cart. 57, fasc. 3

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