Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Villaggio olimpico e Arco

Eredità dei Giochi olimpici del 2006, il villaggio olimpico nell’area degli ex Mercati generali è pensato come un quartiere destinato ad essere assorbito nel tessuto cittadino. La sua vita post-olimpica testimonia la complessità del fare “un nuovo pezzo di città”.


Indirizzo: VIA BRUNO GIORDANO 181

Costruzione: 2003 - 2005

Categorie

  • passerella | abitazione

Tag

  • mostra contemporanea

L'architettura

Il villaggio olimpico costruito per i Giochi invernali del 2006 sorge sull’area occupata fino al 2001 dai Mercati Generali, costruiti nel 1932 su progetto di Umberto Cuzzi. Il progetto del gruppo guidato dall’architetto Benedetto Camerana, vincitore di concorso internazionale, articola su più di 90.000 mq tre zone distinte (il masterplan è dell’architetto tedesco Otto Steidle). Le arcate e la tettoia centrale degli ex mercati, conservate e restaurate, sono destinate a servizi per gli atleti. Dalla piazza centrale compresa tra le arcate si accede alla passerella pedonale che scavalca il tracciato ferroviario a ridosso dell’area e conduce al Lingotto: strallata e ad andamento curvo per i primi 250 m, la passerella è sostenuta da un grande arco rosso, cui è affidato il valore simbolico dell’intero intervento. La parte residenziale, che si sviluppa di fronte alle arcate lungo via Giordano Bruno, consiste in 39 unità residenziali disposte secondo un impianto a scacchiera dal fronte chiuso verso la via e aperto verso il Lingotto e la collina.

Le palazzine di 5-8 piani sono declinate in linguaggi diversi, che in molti casi richiamano quelli mitteleuropei, secondo un piano dei colori che conferisce al piccolo quartiere una forte identità visiva e contribuisce al suo netto distacco nei confronti del tessuto urbano circostante. Concluso l’evento sportivo, i tre lotti di palazzine sono stati destinati rispettivamente ad abitazioni sociali, uffici dell’Arpa, foresteria per studenti universitari, uffici del Torino Olympic Park. Esigenze e usi differenti degli edifici hanno negato con recinzioni varie uno degli obiettivi iniziali del progetto, l’omogeneità di uso e la permeabilità degli spazi comuni. Resta tuttora incerto il destino delle arcate di Cuzzi, al centro di polemiche per lo stato di degrado in cui versano.

2012-2013

L'ottava edizione di Paratissima, iniziativa parallela rispetto ad Artissima, nel 2012 è stata allestita agli ex Mercati generali, sotto le Arcate, per le strade e i locali di borgo Filadelfia. Per questa ragione il motto dell'edizione è stato "Paratissima... c'est moi!", a ribadire come l'iniziativa intenda accogliere gli artisti (creativi, fotografi, illustratori, pittori, stilisti, scrittori, registi e designer emergenti) in un circuito artistico "altro" rispetto a quello “istituzionale”.

Nel marzo 2013, circa 300 profughi hanno occupato due edifici vuoti all'ex Villaggio Olimpico (ex-MOI). Nel luglio 2013 all'interno del calendario di iniziative ARCIpelago, presso i portici del Museo Diffuso della Resistenza di Torino, è stata inaugurata la mostra fotografica di dieci fotografi che hanno lavorato all’interno dell’ex MOI delle palazzine del villaggio Olimpico occupato dai rifugiati dell’ENA (Emergenza Nord Africa) del 2011 raccontando alcuni dei momenti di convivenza sull’occupazione.

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