Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Farmacia della Consolata

Affacciata su piazza Emanuele Filiberto, custodisce arredi storici eseguiti intorno alla metà dell’Ottocento e una collezione di vasi da farmacia che contribuiscono a mantenere l'immagine della spezieria dell'epoca; è oggi l’esercizio commerciale più antico di Torino la cui storia risale al 1510.


Indirizzo: VIA DELLE ORFANE 25

Notizie dal: 1510

Realizzazione: 1856

1. Cenni storici

Il primo riferimento certo del locale è la data di fondazione, 1510, riportata sulla targa a fianco dell’ingresso; nel 1585 la farmacia risultava tra le 24 “Collegiate” del Venerando Collegio dei santi Cosma e Damiano. Nel 1760 è proprietà dell’Ospedale “de pazzi”. Nel 1855 un atto di vendita la registra come proprietà di Giovanni Andero e nell’anno successivo trasloca in via della Ghiacciaia, oggi via delle Orfane, come conferma la guida commerciale Marzorati – Paravia nel 1856.

2. Arredi esterni

La farmacia presenta all’esterno due vetrine a monoblocco incorniciate con sobrie devantures in ferro e ghisa del primo Novecento che poggiano su davanzale in pietra ed una porta-vetrina a doppio battente protetto, nell’orario di chiusura, da un portoncino ad ante in legno  a "soffietto" .

Un lungo e imponente portainsegna sopra le tre aperture contiene un pannello in vetro con scritta in oro su fondo nero; l'insegna era illuminata da una sfera di vetro bianco con croce rossa, antica segnaletica luminosa delle farmacie, oggi persa. Un'altra targa con scritta oro su vetro nero è applicata a muro a lato dell'ingresso.

3. Arredi interni

L’interno si articola in diversi vani di modeste dimensioni quali i laboratori, lo studio, il locale di vendita. Da quest'ultimo si accede agli altri locali i cui nomi, segnati a foglia d’oro, sono stati aggiunti in un'epoca successiva a quella originaria dell'arredo: lo  studiolo in cui, come in origine, si ricevono i pazienti; a lato il vano denominato Analisi Chimiche dove si preparavano misture e medicamenti, sulla destra, il Laboratorio che comunica con il vano di vendita.

Il vano di ingresso conserva gli arredi originari eseguiti intorno alla metà dell'Ottocento, scaffali e bancone, dal disegno neoclassico.

Il bancone in legno, con piano e zoccolo in marmo bianco di Carrara, si sviluppa a "elle" di fronte agli scaffali.

Gli scaffali a parete in legno di noce sono caratterizzati dal disegno ad archi a tutto sesto alternati a lesene con capitello corinzio e piccoli basamenti dorati; poggiano su credenze chiuse da ante in legno alternate a cassetti.

Un bell'orologio è inserito nel pannello ligneo di un sovrapporta di accesso al locale retrostante.

4. Accessori e attrezzature

Sugli arredi, si ammira una collezione di preziosi vasi in ceramica e in vetro trasparente e colorato che contengono ancora antichi medicamenti e contribuiscono a mantenere inalterata l’immagine e l’atmosfera della spezieria ottocentesca. Sopra la cornice degli scaffali sono appoggiati sei grossi vasi globulari dipinti e decorati con ritratti maschili di profilo entro cornici ovali dorate.

Si segnalano anche due bilancine di precisione in ottone e ghisa e inoltre il grande registratore di cassa di produzione americana National, Dayton, Ohio, USA, poggiante su base lignea contenente quattro cassetti frontali siglati, ciascuno, da una lettera: D, F, H, J,  ancora perfettamente funzionante.

Fonti Archivistiche

  • Legge Regionale 4 marzo 1995/n. 34 “Tutela e valorizzazione dei locali storici” catalogo Guarini Piemonte, presso CSI Piemonte, Costanzo P./Delpiano P., scheda n. R0154667 e Allegati

Fototeca

Ente Responsabile

  • MuseoTorino, 2016