Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Egidio Sulotto (Torino, 1908-1999)

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Figura di spicco del movimento sindacale torinese negli anni duri della guerra fredda, ha ricoperto importanti cariche nella Fiom e nella Cgil a livello locale e nazionale; è stato anche consigliere comunale per il Partito comunista a Torino dal 1946 al 1964 nonché deputato al Parlamento, sempre nelle file comuniste, per tre legislature (1958-1972).


Nascita: 13 Settembre 1908

Date note sulla vita: 1943
membro del Cln della Fiat Mirafiori

Date note sulla vita: 1946 - 1964
consigliere comunale a Torino nelle liste del Pci

Date note sulla vita: 1946 - 1949
segretario del Consiglio di gestione della Fiat Mirafiori

Date note sulla vita: 1949
licenziato dalla FIAT

In carica: 1952 - 1958
segretario della Camera del lavoro di Torino

In carica: 1958 - 1972
deputato per le liste del PCI

Morte: 02 Dicembre 1999

Categorie

  • partigiano | politico | sindacalista

Nasce a Torino il 13 settembre 1908 da Camillo, calzolaio, e Seconda Perucca, domestica. Diplomatosi nel 1924 alla Scuola Industriale di II grado di Torino con la qualifica di disegnatore progettista, viene assunto nel 1925 prima alla Nebiolo Sezione Macchine e poi alla Fiat Lingotto.
Dopo una giovanile infatuazione per il movimento anarchico, si avvicina al comunismo, seguendo in questo l’esempio del padre, anche se come semplice simpatizzante (si iscriverà al Pci solo nel 1944). Ciò non gli evita comunque di subire un arresto dalla polizia fascista nel corso del 1939 per propaganda comunista, originato da una denuncia ai suoi danni da parte di alcuni colleghi di lavoro. Le accuse nei suoi confronti cadono però molto presto: dopo sole due settimane di detenzione presso le carceri Nuove di Torino viene rimesso in libertà.
Durante la guerra partigiana entra a far parte della XIIª brigata Sap e del Cln aziendale della Fiat Mirafiori; dopo la fine del conflitto viene nominato segretario del Consiglio di gestione della stessa azienda. Nel 1946 viene eletto consigliere comunale a Torino nelle liste del Pci, carica che manterrà fino al 1964.
Licenziato dalla Fiat nel 1949, diventa sindacalista a tempo pieno: nello stesso anno viene eletto segretario della Fiom provinciale, carica che ricopre fino al 1952, quando va a guidare la Camera del lavoro di Torino, dove resterà fino al 1958, periodo caratterizzato da una forte conflittualità tra capitale e lavoro.
Il suo nome in questa fase è legato, tra le altre cose, alla progettazione nel 1952 di un modello di automobile utilitaria, la celebre “vetturetta”, che anticipa il lancio della Seicento, interamente ideata e costruita da operai comunisti, simbolo della orgogliosa rivendicazione della autonoma capacità produttiva della classe operaia torinese.
Nel 1958 viene eletto alla Camera dei deputati, sempre nelle file comuniste, venendo riconfermato nelle due successive legislature (1963-1968 e 1968-1972): in questa sede si occuperà in particolare di questioni relative al mondo del lavoro.
Dopo la fine dell’esperienza parlamentare ricoprirà numerose cariche, tra cui quelle di membro del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro e di vicepresidente dell’Istituto autonomo case popolari di Torino.
Muore a Torino il 2 dicembre 1999.

Fonti Archivistiche

  • Fondazione Istituto piemontese A. Gramsci, Fondo Egidio Sulotto, bb. 1-28;
  • Fondazione Istituto piemontese A. Gramsci, Archivio Pci, Federazione di Torino, Fondo Giuseppe Garelli, Biografie, fasc. 1.1/5.

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Ente Responsabile

  • ISMEL