Scheda: Evento - Tipo: Storico

Bombardamento 9 dicembre 1942

Il 9 dicembre 1942 Torino fu bombardata dall’aviazione inglese (RAF). Il bombardamento durò 80 minuti, a seguito del bombardamento si registrarono 73 vittime e 99 feriti.


Data dell'evento: 09 Dicembre 1942

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1. Il bombardamento

Il bombardamento del 9 dicembre 1942 fa parte della seconda fase di incursioni che colpì Torino: queste incursioni furono definite «terroristiche». Le azioni notturne erano compiute da grandi formazioni di quadrimotori della RAF che si susseguivano a più ondate, avendo come obiettivo una zona predefinita della città, che colpivano indiscriminatamente. Le bombe dirompenti usate furono di calibro grosso (1.000 libbre) e grossissimo (2.000 e 4.000 libbre) e furono lanciati anche spezzoni incendiari alla termite, le nuove bombe al fosforo e bottiglie e bidoni di benzina al fosforo. Ogni ondata sganciava prima le bombe dirompenti e poi gli ordigni incendiari. Questa tecnica rendeva impossibile l’impiego dei mezzi antincendio durante l’incursione e favoriva lo svilupparsi di incendi di vaste proporzioni. Ai danni degli incendi si sommavano quelli delle esplosioni delle bombe dirompenti, che distruggevano gli edifici e bloccavano i servizi e le comunicazioni (interrotte le strade, i cavi elettrici e telefonici, le tubature del gas e dell’acqua).

In questa seconda fase si assistette al primo vero sfollamento dei torinesi. L’incursione aerea degli inglesi del 9 dicembre con duecentoventisette aerei di tipo Lancaster, Wellington, Stirling e Halifax si protrasse dalle 20.50 alle 22.10. A causa degli incendi provocati dal precedente raid che ancora divampavano la notte successiva la spedizione del 9 dicembre pur condotta con un grande dispiegamento di mezzi (gli aerei scaricarono sulla città 82 bombe dirompenti e alcune decine di migliaia di spezzoni incendiari) risultò deludente per l’aviazione inglese che la definì “a disappointing raid”: il fumo degli incendi precedenti oscurava parzialmente gli obiettivi.

2. La testimonianza di Carla Guidetti Serra Spriano

9 dicembre

"Bombardamenti quasi continui in questi giorni. Il rifugio più vicino che ci pare il più sicuro è quello della scuola di corso San Maurizio; lo chiamano 'Bengasi' perché ricorda quello che si vede in un film. Lo conosco solo di notte. Ricordo di aver visto una volta la folla come impazzita perché ancora non lo avevano aperto e già cadevano le prime bombe. Altro rifugio che usiamo è nelle cantine della Mole Antonelliana. Durante un bombardamento mi è successo un fenomeno curioso. Avevo tanta paura che tremavo, ma solo dalla cintola in giù. Non potevo trattenermi. Dalla cintola in su ero tranquilla e chiacchieravo con Elda Sani. Il mio tremito era così forte che facevo traballare la panca su cui eravamo sedute. Lei stupita: 'Che cos'ha questa panca?'; 'Non ti preoccupare, sono io che tremo'.".

Guidetti Serra Spriano, Carla, Un'esperienza al femminile. Diario 1939-1945, in Boccalatte, Luciano - De Luna, Giovanni - Maida, Bruno (a cura di),Torino in guerra: 1940-1945. Catalogo della mostra Torino, Mole Antonelliana, 5 aprile-28 maggio 1995, Gribaudo, Torino 1995, p. 106

Fonti Archivistiche

  • ASCT, fondo Prinotti, cartella 31, fascicolo 11, Diario n° 10, p. 23

Ente Responsabile

  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà