Scheda: Luogo - Tipo: Monumenti, lapidi e fontane

Lapide dedicata a Nazzareno Maffiodo (1927 - 1945)

La lapide dedicata a Nazzareno Maffiodo è collocata in via Monginevro 99, il luogo dove fu colpito da una raffica di mitra.


Indirizzo: VIA MONGINEVRO 99

Realizzazione: Settembre 1945 - Ottobre 1946
Collocazione della lapide

Restauro: 2011
Intervento di pulitura a cura del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale

Categorie

  • lapide

Tag

  • lapidi resistenza

"Maffiodo Nazzareno 8. 5. 1945. Nato a Settimo Torinese il 23 luglio 1927, abitante a Torino, in via Brandizzo 23, a Barriera di Milano, rappresentante. Sappista della 6ª brigata Scali col nome di battaglia Nino, cadde in via Monginevro colpito da una raffica di mitra. Il 26 aprile durante una scaramuccia tra operai della Lancia e alcuni tedeschi che stavano passando su un autocarro, venne ferito mortalmente e soccorso dal sorvegliante dello stabilimento. Nella testimonianza resa alle autorità, questi scrive: «Il sottoscritto (...) alle ore 11 circa, vide un giovanotto (...) cadere davanti al portone di via Monginevro 99 in seguito ad una sparatoria tra un ufficiale tedesco e un soldato, e partigiani che arrivavano in Torino e squadre Sap. Il Maffiodo era vestito in borghese ed era disarmato e portava una borsa con cibarie dentro, è stato raccolto da me sottoscritto e portato all'infermeria Lancia (...)». Morì dopo due settimane.

Asct, 1947 - IX 6, Gabinetto del Sindaco, c. 645, f. 8, Memoriale di Francesco Marengo, 28.7.1945

Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese

“La Fiaccola Ardente”, 3, n. 2, febbraio 1948, p. 2 " (1)

Note

(1) Testo tratto da Adduci, Nicola [et al.] (a cura di), Che il silenzio non sia silenzio. Memoria civica dei caduti della Resistenza a Torino, Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà - Istoreto, Torino 2015, p. 152

Fonti Archivistiche

  • Asct, Archivio Storico della Città di Torino

Ente Responsabile

  • Istoreto
  • MuseoTorino
  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà