Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Villa Chiapello, già Vigna Agliè

Nutrita fu la schiera di parroci, frati, abati, canonici e teologi che villeggiarono all'ombra della chiesa di San Vito. Anche di questa villa, citata dal Grossi come il Ceaglio, era proprietario l'abate Conte Ceaglio.
La posizione di questa vigna è tra le più belle della collina.


Indirizzo: Lat: 45.042155865720666 Long: 7.693841457366943

Costruzione: XVII Sec. (1600-1699)

Variazione: XX Sec. (1900-1999)

Categorie

  • villa

Tag

  • vigna

Nel 1706 era proprietario della vigna il conte Curtetto, passò poi agli Agliè e ai conti Ceaglio, famiglia illustre di Dronero. A metà del '700 la vigna apparteneva al conte Cipriano Ceaglio che, oltre alla già presente cappella, dedicata a San Giovanni Battista, costruì una nuova cappella dedicata a San Michele ed aperta al pubblico.
La proprietà passò poi all'abate Ceaglio e poi alla sorella Cristina coniugata Ponza di San Martino. La famiglia Ponza rimase al Ceaglio fino al 1866 e per tutto l'800 la vigna venne chiamata Sjaja come dimostrano le topografie dell'epoca e che deriva dalla pronuncia in piemontese di Ceaglio.
Nel 1918 la vigna appartenne ai Sormani e quindi ai Chiappella.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA CHIAPELLO, GIÀ VIGNA AGLIÈ
Strada Vicinale del Ponte Isabella a S. Vito 116/2 "'A

Vigna e villa.
Segnalazione di edificio con elementi di significato culturale e documentario in quanto risulta elemento di congiunzione tra i poggi della Valle Pattonera e S. Vito.
La Carta topografica della Caccia riporta, sul poggio prominente il rivo della «Grava», la vigna Agliè costituita da un edificio civile, dalla cappella e da un'altra cappella di S. Michele all'ingresso dell' «artefatto piano». Il Grossi la ricorda come: «Ceaglio vigna del sig. Abate Ceaglio [...] evvi un casino civile».La mappa napoleonica conferma l'impianto antico, che sul rilevamento del 1866 si mantiene e sono riconoscibili delle aggregazioni di corpi di fabbrica rustici vicino alla cappella di S. Michele. Dalla seconda metà dell'Ottocento fino a 1918 è di proprietà dei Ponza di S. Martino. Attualmente la vigna è stata completamente ristrutturata con l'aggiunta di un corpo a Sud.

Carta topografica della Caccia [1762]; A. GROSSI, 1791, p. 42; PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXXII; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, pp. 550-554.
Tavola: 67

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