Villa Cortellazzi, già Pallavicino
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA CORTELLAZZI, GIÀ PALLAVICINO
Viale Settimio Severo 29
Villa.
Segnalazione di edificio con elementi di significato culturale e documentario (probabile residenza regia). La villa benché trasformata costituisce riferimento visivo della conca del Righino.
Probabile residenza collinare di Madama Reale Cristina di Francia, la villa, nel 1696, era di proprietà dei Pallavicino. Un documento di Curia della metà del Settecento e la Carta topografica della Caccia [1762], attribuiscono la proprietà ai Donaudi. A fine Settecento il Grossi riporta la grandiosità dell'impianto del palazzo con sontuoso scalone esterno, vasto salone, «appartamenti al piano nobile, ameni passeggi e un bel giardino». Nel 1831 fu acquistata dai Prüs Dellera che la tennero fino al 1870. Nel 1882 fu ceduta all'Ordine dalle Piccole Serve dei Malati Poveri. L'impianto a blocco lineare si è in parte mantenuto, ma sostanziali sono stati i lavori per la trasformazione della villa in Istituto.
A. GROSSI, 1791, pp. 126-127; PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXVII; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, pp. 478-481.
Tavola: 59
Bibliografia
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 640 Vai alla pagina digitalizzata
- Lodari, Renata (a cura di), Atlante dei giardini del Piemonte, Libreria geografica, Novara 2017 , p. 170