Scheda: Luogo - Tipo: Monumenti, lapidi e fontane

Monumento a Minerva

La scultura dedicata a Minerva, simbolo di scienza e saggezza, fu eseguita nel 1858 da Vincenzo Vela (1820-1891) per il re del Portogallo. In seguito a varie vicissitudini, dal 2003 l’opera è esposta nella corte del Rettorato dell’Università degli Studi, in via Po.


Indirizzo: Lat: 45.069396 Long: 7.688885

Realizzazione: 1858

Realizzazione: 2003
Nuova collocazione

Categorie

  • monumento

Iscrizione

VINCENZO VELA/LIGORNETTO CANTON TICINO/1820 - 1891/MINERVA/DEA DELLA SCIENZA/PER COMODATO DELLA FONDAZIONE TORINO MUSEI/GAM - GALLERIA D`ARTE MODERNA/IN OCCASIONE DEL/VI CENTENARIO/DELL`UNIVERSITA` DEGLI STUDI DI TORINO/24 NOVEMBRE 2003/GIOVANNA CATTANEO INCISA/PRESIDENTE/FONDAZIONE TORINO MUSEI/RINALDO BERTOLINO/RETTORE/UNIVERSITA` DEGLI STUDI DI TORINO

Notizie storiche

Le vicende legate alla vita dell’opera sono articolate e non del tutto certe.
La statua viene inizialmente commissionata all’artista dal Re del Portogallo Pedro V di Braganza per essere collocata davanti all’Accademia delle Belle Arti di Lisbona. La datazione esatta della commissione non è certa, anche se la statua appare nel dipinto del 1858 intitolato “"tudio del Commendatore Vela" di Pierre Henri Théodore Tetar Van Elven, rappresentata vicina ad altre opere risalenti agli anni Cinquanta dell’Ottocento.
Nel 1858 la Minerva viene ufficialmente presentata all’annuale esposizione della Società Promotrice di Belle Arti presso l’Accademia Albertina.
L’artista, però, non viene retribuito per il lavoro svolto ("la Minerva fatta di commissione per il Portogallo e che, per mancato pagamento, rimase a Torino"): questo sembra imputato alla morte prematura del re portoghese nel 1861, a soli 24 anni. La statua rimane quindi all’artista, viene chiusa in una cassa all’Accademia Albertina - dove il Vela insegna Scultura - e qui vi rimane per quasi 20 anni.
Nel 1879, in occasione della IV Esposizione Nazionale di Belle Arti del 1880 lo stesso Vela propone alla commissione di collocare la statua nel piazzale del Palazzo dell’Esposizione: la commissione accetta la proposta e ringrazia l’artista per la sua disponibilità. Il Vela si raccomanda che nel posizionare la statua si provveda ad un piedistallo "non più alto di due metri né più basso di uno e mezzo".
In seguito all’Esposizione la statua rimane collocata sull’esterno del piazzale del palazzo senza che nessun documento ne ufficializzi però la proprietà. Il Vela è destinato a non ricevere compensi per quest’opera: dopo alcuni anni in cui l’amministrazione comunale sembra negargli l’acquisto della statua per mancanza di risorse, l’artista chiede "almeno un rimborso delle pure spese, cioè un terzo del suo valore" ovvero £. 8.000. La questione si protrae senza esiti tant’è che il Vela muore nel 1891 senza aver percepito alcun rimborso.
Nel 1895, però, la trasformazione del palazzo dell’Esposizione a sede di Museo Civico riapre ufficialmente il tema della proprietà: tutte le opere e le collezioni civiche vengono spostate nel palazzo; la Minerva, di fatto, si trova già lì, nel piazzale esterno, e la città decide di acquistare la statua "per evitare che passasse ad altra città" e stanzia al figlio-erede di Vela una cifra assai modica, £. 5.000, "inferiore al valore della statua ed inferiore allo stesso costo materiale dell’opera".
Nel 1896, in occasione della Prima Esposizione Triennale di Belle Arti, il comitato e il direttore del Museo Civico propongono di spostare la statua dall’esterno, nella sezione Arte Moderna, all’interno del museo, nel grande salone "che forma vestibolo al museo".
Durante i bombardamenti che colpiscono pesantemente Torino la notte del 21 novembre 1942 la Minerva rimane miracolosamente illesa anche se la copertura della Galleria Civica subisce danni ingenti. La statua viene collocata nel deposito della Galleria.
Nel 1993 la statua viene restaurata e, in seguito, esposta nuovamente al pubblico: nel 2003 la Fondazione Torino Musei cede l’opera in comodato all’Università degli Studi di Torino, nell’ambito delle celebrazioni per il sesto centenario dalla fondazione dell’Università, "al fine di ornare convenientemente il cortile del Rettorato" dove sono presenti altre due opere del maestro: il ritratto del medico Luigi Gallo e un busto di Giambattista Vasco (1).

Note

(1) Federica Castiglioni in http://www.comune.torino.it/papum/user.php?context=opere&submitAction=dettaglio&ID_opera=M007 ; si veda inoltre: Minerva di Vincenzo Vela, opuscolo a cura della Redazione de “l’Ateneo” nell’ambito delle celebrazioni del Sesto Centenario dell’Università di Torino.

Fonti Archivistiche

  • Archivio Storico della Città di Torino

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Ente Responsabile

  • MuseoTorino