Scheda: Luogo - Tipo: Edifici monumentali

Chiesa parrocchiale Maria Regina della Pace (chiesa della Pace)

Chiesa, di dimensioni notevoli, edificata a cura di Mons. Michele Mossotto, parroco fino alla sua morte nel 1929. Presenta una singolare pianta a croce greca in stile composito romanico bizantino. Dal 1929 viene affidata alla congregazione degli Oblati di Maria Vergine. Pesantemente danneggiata dal bombardamento del 13 luglio 1943 viene ricostruita subito dopo la guerra. La cupola è stata affrescata da Michele Baretta nel 1958 e recentemente restaurata.


Indirizzo: Lat: 45.08974441994248 Long: 7.692553997039795

Costruzione: 1892
Cappella

Ampliamento: 1897 - 1901
Costruzione chiesa

Ampliamento: 1912
Campanile

Distruzione: 13 Luglio 1943

Bombardamento: 13 Luglio 1943

Restauro: 1946 - 1958

1. Edificazione della chiesa e della parrocchia

Mons. Michele Mossotto, primo parroco e costruttore della chiesa di San Gaetano al Regio Parco, intraprende nel 1892 la costruzione di una chiesa succursale presso la Barriera di Milano, che in quegli anni contava già 5.000 abitanti. I lavori iniziano con la costruzione di una cappella in via Malone dedicata a San Benedetto e alla Regina della Pace e con alcune opere parrocchiali progettate dal geom. Giovanni Vaccarino. Sempre nel 1892 pone la prima pietra di un futuro grande santuario i cui lavori iniziano solo nel 1897. Nel giugno del 1901 l’Arcivescovo Cardinale Agostino Richelmy inaugura la chiesa e istituisce la nuova parrocchia di Nostra Signora della Pace. E’ un tempio grandioso di stile eclettico romanico bizantineggiante a croce greca disposta diagonalmente rispetto al corso dove è posto l’ingresso principale e quindi privo di una vera e propria facciata. Progetto di attribuzione incerta ma gestito da don Mossotto. Le dimensioni sono notevoli: 1600 metri quadrati di spazio per i fedeli, cupola di alluminio di 500 metri quadrati, quattro grandi matronei che poggiano ciascuno su 10 colonne cilindriche; è una delle chiese più grandi della città. Nel 1912 il geometra Francesco Coppa e l’ingegner Carlo Sgarbi realizzano il campanile ottagonale sul quale vengono poste 20 campane.
Durante la rivolta del pane dell’Agosto 1917 la chiesa viene invasa e saccheggiata, sul campanile viene posta la bandiera rossa, le provviste trovate vengono distribuite alla folla.
Monsignor Mossotto, che nel frattempo ha intrapreso in zona la costruzione di una nuova chiesa, quella della Speranza, muore il 28 febbraio 1929. La parrocchia viene affidata alla congregazione degli Oblati di Maria Vergine e in particolare al loro Superiore padre Domenico Pechenino che viene nominato parroco.

2. Bombardamenti

La chiesa fu bombardata il 13 luglio 1943 da aerei della RAF con bombe di grosso e grossissimo calibro, il bombardamento causò il crollo quasi totale della cupola in muratura, il crollo di una colonna di sostegno, lesioni ai muri perimetrali e gravi danni agli infissi.

Durante il bombardamento, avvenuto alle 4 del mattino, la chiesa e la parrocchia subiscono gravi danni; la cupola viene sventrata, l’organo Vegezzi Bossi del 1912, posto su uno dei matronei viene distrutto, il campanile gravemente danneggiato, le campane distrutte, anche il tetto della cappella e la casa parrocchiale subiscono dei danni, ma per fortuna non vi è nessuna vittima. Per alcuni mesi le funzioni liturgiche e le attività parrocchiali vengono ospitate dall’istituto delle Suore Immacolatine di via Vestignè per poi ritornare in sede quando viene riparata la cappella.

3. Dal dopoguerra ai giorni nostri

Alla fine della guerra dopo riparazioni sommarie la chiesa viene riaperta e il nuovo parroco, padre Giovanni Battista Fogliati, gestisce la lenta ricostruzione che durerà fino a ottobre del 1958 con la supervisione degli architetti don Strina e Tomaselli. Nel 1952 vengono installate le nuove 20 campane ottenute dalla fusione di quelle distrutte e vengono aggiunte alcune colonne di rinforzo in cemento armato per la cupola e i matronei. Si provvede proprio durante il 1958 alla decorazione interna del tempio. Michele Baretta, pinerolese allievo del Reffo, affresca le calotte absidali dell’altar maggiore e quella opposta del Crocifisso rispettivamente con una Natività e una Deposizione dalla Croce e la enorme cupola con una Vergine con il bambino. Nell’affresco sono rappresentati il Venerabile Pio Brunone Lanteri fondatore degli Oblati di Maria Vergine, mons. Mossotto con il padre Fogliati, alcuni profeti e santi e pontefici mariani e infine San Massimo primo Vescovo di Torino e il cardinale Fossati, Arcivescovo al tempo dell’affresco. Il pittore veneto Piero Dalle Ceste affresca le altre due calotte absidali con un Cenacolo sull’altare del Sacro Cuore e una Pentecoste su quello di san Giuseppe. Nel 1964 viene installato in un matroneo un nuovo organo con oltre 3000 canne a cura della ditta Tamburini di Crema, che sarà trasferito nel 1980 nello spazio dell’altare del sacro Cuore. Negli anni Settanta, nello spirito della riforma liturgica promossa dal Concilio, viene rifatta l’area del Presbiterio eliminando il vecchio altare maggiore e inserendo un crocifisso in bronzo opera di Ennio Ferrari. Nella chiesa , sopra l’uscita verso il cortile, vi è anche un pregevole dipinto, olio su tela, con la sacra famiglia di Nazareth, opera di Lorenzo Kirchmayr del 1898. Negli anni Novanta la parrocchia assume la denominazione canonica di Maria Regina della Pace. Gli affreschi della cupola e delle calotte absidali sono state restaurate negli anni 2008 e 2009.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
CHIESA DI S. MARIA DELLA PACE
Corso Giulio Cesare 80, Via Malone

Chiesa e casa parrocchiale.
Edificio religioso di valore documentario e ambientale, tipico esempio del tardo eclettismo che connota il popolare quartiere.
La chiesa è costruita nel primo quarto del Novecento; l'oratorio è del 1892 sul progetto del geom. Vaccarino; il campanile è del 1912 su progetto del geom. F. Cappa.

ASCT, Progetti Edilizi, ff. 56/1892, 516/1912.
Tavola: 27

Bibliografia

Fonti Archivistiche

  • ASCT, Progetti edilizi, 1912, n. 516 (campanile).
  • AECT, Progetti edilizi, 1930, n. 271 (modifiche oratorio).
  • AECT, Progetti edilizi, 1960, n. 2858, II cat. (nuovo fabbricato oratorio).
  • ASCT Fondo danni di guerra, inv. 1682, cart. 35, fasc. 69, n.ord. 1
  • ASCT, Progetti edilizi, 1892, n. 56 (cappella)
  • ASCT, Progetti edilizi, 1896, n. 15

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Ente Responsabile

  • Officina della Memoria
  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà