Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Villa Gilodi, già Vigna Obert

La vigna era anche detta “Sijan”, poiché nella zona erano presenti, nel censimento del 1706, i Pastoris di Cigliano, traendo il nome proprio da questa nobile famiglia con la trasposizione in piemontese di Cigliano in Sijan.


Lat: 45.04781029999999 Long: 7.6924673

Costruzione: XVIII Sec. (1700-1799)

Variazione: XIX Sec. (1800-1899)
modificazioni di seconda metà Ottocento

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  • villa

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  • vigna

Il Grossi assegna la proprietà all'avvocato Bert e descrive come sulla facciata della cappella «evvi un busto di marmo rappresentante la Vergine Santissima lavorato da eccellente scalpello, e nell'ingresso del giardino vi sono due leoni».
Lo sperone roccioso detto Bossola, sotto cui si trova la vigna, strapiomba sul lato opposto della collina nella gola che descrive il Grossi come «Bocca dell'Inferno un orrido vallone situato [...] dietro la vigna del sig. Avvocato Bert [...] chiamasi il detto vallone[...] a cagione de' profondi ritani [...] i quali vanno a sboccare nel rivo Paese».
Il Busto della Vergine, ipotizza la Gribaudi Rossi, potrebbe essere stato scolpito da Francesco Ladatte che possedeva la vigna attigua. Nulla si conosce circa la scomparsa di questo busto dopo l'abbattimento della cappella.
I Bert sono nominati come proprietari fino dal 1758 e rimasero fino al 1869, a cui seguirono i Gilodi.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA GILODI, GIÀ VIGNA OBERT
Strada Comunale di S. Vito Revigliasco 273

Vigna.
Segnalazione di edificio di interesse ambientale e documentario, concorre alla definizione della conca prativa tra Val Salice e S. Vito.
L'edificio faceva parte del vasto complesso di Vigna Bert con funzione di rustico. Nella Carta topografica della Caccia sono citate entrambe come « V. Oberi». Il Grossi cita « Bert vigna con casino, giardino e Cappella [...], e rustico separato». Il rustico separato è appunto l'ultima preesistenza, essendo stati abbattuti il civile e la cappella (compare ancora nel rilevamento del 1940). Il rustico Bert fu acquisito intorno alla metà dell'Ottocento dai Gilodi. Le forme esterne dell'attuale villa sono il risultato di una sostanziale trasformazione tardo ottocentesca.

Carta topografica della Caccia [1762]; A GROSSI, 1791, pp. 20-21; PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXXII; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, pp. 523-524.
Tavola: 67

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