Scheda: Evento - Tipo: Culturale

Mostra: Torino - Fossoli - Auschwitz. Donne e luoghi della memoria

In occasione del Giorno della Memoria 2020 è stata allestita nella sala espositiva dell'Archivio Storico della Città di Torino la mostra:

TORINO - FOSSOLI - AUSCHWITZ

DONNE E LUOGHI DELLA MEMORIA


VIA GIUSEPPE BARBAROUX 32

Data dell'evento: 26 Gennaio 2020 - 16 Febbraio 2020

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L’immagine guida della mostra è costituita da una busta con due timbri postali; mittente: «Gemma Servadio. Campo di concentramento di Fossoli di Carpi (Modena)».

Gemma e la sua anziana madre Nina vengono arrestate a Torino il 23 maggio 1944. Sono poi tradotte a Fossoli ove restano poco più di un mese e infine deportate ad Auschwitz: da lì non fecero ritorno. Da Fossoli Gemma invia otto epistole che giungono miracolosamente a destinazione, lettere che sono oggi conservate al Museo Nazionale dell’Olocausto di Washington, riprodotte e esposte presso l’Archivio Storico della Città di Torino. Le otto missive sono altrettante invocazioni di aiuto indirizzate a amici e parenti, tra cui Lucia, la primogenita, e Sandra Aloardi, la nuora. Nina, Gemma, Lucia e Sandra risultano schedate nelle Rubriche di appartenenza alla razza ebraica di Torino compilate dal Comune in seguito all’entrata in vigore delle leggi razziali del 1938, il primo passo verso la deportazione.

Lucia Servadio, la maggiore dei cinque figli di Gemma, dopo la laurea in Medicina, lascia l’Italia nel 1940 per trasferirsi a Tangeri, ove rimarrà per 40 anni; Lucia, medico, donna, ebrea in un paese musulmano, ha una missione: garantire la vita aiutando chiunque ne abbia bisogno.

Sandra, torinese e cattolica, ha una grande ‘colpa’: quella di aver sposato un ebreo. L’articolo, apparso sulla rivista «La difesa della razza» del 20 dicembre 1938, esemplifica il clima politico con cui deve confrontarsi:

«A tutti i provvedimenti adottati dal Regime per la difesa della razza viene oggi ad aggiungersi quello che vieta i matrimoni tra ariani e non ariani… Questo provvedimento viene a tutelare le future generazioni prima ancora che siano concepite. In sostanza è stato istituito una specie di certificato di purezza razziale per coloro che d’ora innanzi vorranno unirsi in matrimonio… Il razzismo si diversifica profondamente dai vecchi movimenti a carattere puramente antisemita, in quanto non solo verso il ceppo ebraico è rivolto, ma verso tutte le razze non ariane, indipendentemente dai loro valori razziali».

 

Note

Domenica 26 gennaio 2020. Ore 14,00 - 19,00

Apertura mostra Torino - Fossoli - Auschwitz. Donne e luoghi della memoria

Lunedì 27 gennaio 2020. Ore 17,30

Conferenza. Storia di una famiglia. Lettere dal campo di concentramento

Intervengono Mirella Bedarida Shapiro e Giorgio Servadio.

Mirella Bedarida Shapiro, figlia di Lucia Servadio, quando furono redatte le «Rubriche di appartenenza alla razza ebraica» era poco più che bambina: anche il suo nome compare negli elenchi della vergogna. Giorgio Servadio, figlio del partigiano Lucio e di Sandra Aloardi, è oggi un affermato medico di Milano.

A seguire: visita guidata della mostra.

Ingresso libero sino a esaurimento dei posti disponibili.

Prenotazioni al n. 011.011.31811

 

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Ente Responsabile

  • MuseoTorino 2020
  • Archivio Storico della Città di Torino