Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Cascina Calcina, Il Casotto

Il Calcina, cascina di origine seicentesca, nei primi anni dell’Ottocento aveva un casotto di pertinenza che successivamente ne ha condizionato la denominazione. Attualmente la cascina è totalmente ristrutturata e adibita ad uso residenziale.


Lat: 45.079815 Long: 7.726244

Notizie dal: XVII Sec. (1600-1699)

Ampliamento: 1805

Ampliamento: 1866

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  • abitazione | cascina

Il Calcina, già presente nella seconda metà del XVII secolo, è rilevata nel 1790 dall’architetto Amedeo Grossi, come cascina con pianta a “L” e corte chiusa. In quel periodo la cascina era inserita in un contesto caratterizzato da prati e campi nelle vicinanze del fiume Po.

Nelle mappe del Catasto napoleonico del 1805 si registra un ampliamento; l’edificazione di un nuovo corpo di fabbrica dunque genera una pianta a “C”. La cascina, probabilmente a causa di un passaggio di proprietà, cambia denominazione in “Ferme Ferro” (identificabile col numero 10) come il non lontano casotto, costruito proprio in quel periodo a uso della cascina e identificabile col numero 12.

Nei primi decenni del XIX secolo, come si evince dal Catasto particellare Gatti del 1820, si registrano piccoli ampliamenti ma la struttura planimetrica non cambia e la cascina risulta composta da case rustiche, cortile, orto, giardino, prati e campi. Sino al 1862, quando passa alla famiglia Delmastro, è di proprietà della Città di Torino. Il Gatti, probabilmente per errore, denomina il complesso come “Il Casotto”, scambiandolo con la struttura precedentemente citata che rileva come “La Fornace”.

Il Catasto Rabbini del 1866 evidenzia ulteriori ampliamenti della cascina che diviene un blocco chiuso con corte centrale.

Un importante passaggio di proprietà, come si evince dal Colonnario Gatti, si registra nel 1906 quando la cascina viene acquistata dal “Signor Carlo Nigra coniuge De Matteis”; infatti nella Pianta di Torino edita da Paravia nel 1911, l’edificio viene censito come “Cascina De Matteis”.

Attualmente rimane invariata la planimetria a corte chiusa, con le diverse maniche disposte lungo il perimetro dell’antica corte, mentre l’intero complesso è stato ristrutturato e suddiviso in lotti a uso residenziale.

Fonti Archivistiche

  • La Marchia , Carte de la Montagne de Turin avec l’etendue de la pleine dépuis le Sangon jusqu’a la Sture, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte topografiche per A e B, Torino, Torino 14
  • Amedeo Grossi, Carta Corografica dimostrativa del territorio della Città di Torino, 1791, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1800
  • Plan Geomêtrique de la Commune de Turin, 1805, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Francese, Allegato A, Mappe del Catasto Francese, Circondario di Torino, Mandamento di Torino, Torino
  • Carta dei Distretti riservati per le Regie Cacce divisa in sette parti, 1816, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte Topografiche per A e B, Torino, Torino 26
  • Andrea Gatti, Catasto Gatti, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, CAG, Sez. 36
  • Andrea Gatti, Colonnario Territoriale, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, COLL TER, sez. 36, art. 1335
  • Antonio Rabbini, Topografia della Città e Territorio di Torino, 1840, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1803
  • Antonio Rabbini, Mappa originale del Comune di Torino, 1866, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Rabbini, Circondario di Torino, Mappe, distribuzione dei fogli di mappa e linea territoriale, Torino
  • Paravia, Pianta di Torino, 1911, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.6.2
  • Servizio Tecnico Municipale del Comune di Torino, Pianta di Torino, 1935, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.7.8
  • Istituto Geografico Militare, Carta IGM, 1974, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.7.11

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Ente Responsabile

  • MuseoTorino