Scheda: Luogo - Tipo: Edifici monumentali

Bastita del Monte dei Cappuccini

Prima di ospitare uno dei simboli religiosi della città, l’altura nota con il nome di Monte dei Cappuccini fu per secoli un nodo difensivo cruciale: nel Duecento, infatti, qui era stato costruito un ridotto fortificato per sorvegliare il ponte sul Po.


Lat: 45.05998001045381 Long: 7.697272056961083

Costruzione: XIII Sec. (1200-1299)

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  • castello | mura

Nel novembre 1248, Tommaso II di Savoia, all’atto di essere eletto vicario imperiale da Federico II, otteneva il controllo di Torino, del ponte sul Po con la sua torre e le sue difese e della bastita appena costruita che sorgeva presso lo stesso ponte. Nasceva così il ridotto difensivo che, sino alle soglie del Seicento, avrebbe vigilato e protetto uno dei più importanti attraversamenti fluviali sul Po a valle di Moncalieri.
Documentata con discontinuità nel corso del Trecento-Quattrocento e mai descritta dalle fonti, è probabile che, nel tempo, la bastita avesse assunto un impianto quadrilatero, con torri cilindriche agli spigoli. I progetti con cui Giacomo Soldati, a partire dal 1581, avanzava una serie di soluzioni alternative per trasformare le strutture esistenti in chiesa per i Cappuccini mostrano, infatti, un complesso centralizzato, fortemente simmetrico e con elementi a pianta circolare ai vertici. All’epoca, tuttavia, la bastita era già stata oggetto di profonde ristrutturazioni volte ad aggiornarne l’efficienza militare: le torri erano state ricamiciate e trasformate in baluardi, mentre le cortine, per garantire maggior campo di tiro alle artiglierie, erano state arretrate e affiancate da ambienti residenziali.
Di tali strutture restano oggi tracce nelle sostruzioni della chiesa di Santa Maria al Monte e, probabilmente, nei muri di contenimento che sostengono il terrapieno su cui si sviluppa il convento.

Fonti Archivistiche

  • Archivio di Stato di Torino (AST), Carte topografiche e disegni, Camerale Piemonte, Tipi art. 664, Torino, nn. 7.1, 7.2., 7.3.

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