Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Scuola elementare Padre Agostino Gemelli

La scuola nasce come elementare medico-pedagogica per bambini con handicap psichici, costruita negli anni Trenta


CORSO LOMBARDIA 98

Costruzione: 1937

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  • scuola

Antonio Marro (1840 - 1913) fondò nel 1900, e diresse fino al 1910, l'Istituto Medico Pedagogico pei fanciulli deficienti in Torino. In tale istituto nacque la prima scuola medico pedagogica della città che ebbe la prima sede in via Giacosa 23. La necessità di dedicare spazi più ampi alla scuola portò alla realizzazione, nel 1937, di un nuovo edificio, su terreni che precedentemente erano dell'Istituto Bonafous. La costruzione è storicamente importante perché risulta essere la prima scuola medico-pedagogica costruita con criteri funzionali e, per quei tempi, assai innovativi. Successivamente, nel luglio del 1960, venne intitolata a Padre Gemelli (1878-1959) studioso della psicologia dell’età evolutiva. L’edificio, costruito secondo lo stile dominante dell’epoca fascista, è di grande rigore architettonico con totale assenza di decorazione, è costituito da due corpi principali: uno a due piani fuori terra e seminterrato e l'altro a tre piani fuori terra e seminterrato, con la “torre” che caratterizza la struttura. La scuola accoglieva alunni con un quoziente intellettivo inferiore a 70 e la sua gestione, dapprima statale, era già passata nel 1934 al Comune di Torino.
Per iniziativa dell’Ispettore scolastico Dal Piaz, nell’anno scolastico 1951-52 fu creato un circolo didattico che raccoglieva le “Scuole Speciali” con sede presso la Padre Gemelli, dove si trovava anche il consultorio psico-pedagogico del Comune di Torino. Gli alunni passarono a poco a poco da una settantina nell’anno dell’apertura a oltre 370 nella metà del Sessanta, grazie anche a un ampliamento dei locali avvenuto nel 1963-64. La scuola accoglieva infatti gli alunni con deficit provenienti da tutte le altre elementari di Torino, ad eccezione di quelli che per competenza territoriale venivano assegnati alle classi speciali della Dogliotti, in via Bossoli 33[1]. Le classi erano formate al massimo da 10-12 alunni che frequentavano fino al raggiungimento della licenza elementare o comunque fino al compimento dei 14 anni. L’orario era dalle 9 alle 16.30, compreso il sabato con orario ridotto fino alle 14; un servizio municipale si occupava del trasporto degli alunni. Gli insegnanti dovevano avere una specializzazione ortofrenica e le lezioni si svolgevano principalmente sotto forma di laboratori di vario genere, tra cui particolare importanza avevano le tecniche tipografiche suggerite dal pedagogista Freinet. Con la forte immigrazione dal Sud e le collegate difficoltà di integrazione e talvolta di apprendimento, molti ragazzi venivano inseriti impropriamente nelle classi speciali. Nel 1969 la Padre Gemelli conta 330 allievi tutti in classi speciali e risulta avere due succursali, la S.Maria ai Colli per mutilatini, per 79 alunni, e la Casa del Sole per spastici, con 48 allievi.
A partire dal 1976 la scuola apre agli alunni “normali” anche se l’ultima classe speciale si esaurisce nell’anno scolastico 1981-82. Intanto nel 1979-80 viene istituito il tempo pieno per tutti.
Nel 1998 la scuola viene totalmente ristrutturata e, in seguito, si impegna nella riorganizzazione del proprio archivio attraverso un progetto con l’Istituto Storico per la Resistenza di Torino.

Il 29 novembre 2015 viene inaugurato al suo interno il museo scolastico che racconta la storia della prima scuola medico pedagogica di Torino e, attraverso immagini, testimonianze e oggetti, traccia il percorso educativo e umano di un “unicum pedagogico” dalla metà degli anni trenta alla grande ondata migratoria agli anni sessanta.



[1] Provveditorato agli Studi di Torino, nota n. 8815 B 14 P.D. del 2 ottobre 1965.

Fonti Archivistiche

  • Archivio storico della Città di Torino (a cura di), Miscellanea Istruzione 514. Piano Quinquennale di Edilizia Scolastica Materna e dell’Obbligo, [S.l, s.n.] s.d.

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Ente Responsabile

  • Fondazione Tancredi di Barolo