Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Villa Appiani, già Vigna Ponti

Posto in cima a un poggio, l'edificio quadrato è ornato verso valle da un massiccio colonnato sormontato da un timpano di gusto neoclassico e di chiara origine ottocentesca.


Lat: 45.05329925973994 Long: 7.714827060699463

Costruzione: XVIII Sec. (1700-1799)

Variazione: XIX Sec. (1800-1899)

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  • vigna

Il Grossi ne parla come «Richieri vigna del sig. Sacerdote, ed Avvocato Tommaso Richieri [...] con casino in sito appartato». Nel documento di vendita del 1783 viene citato il giardino «avanti la fabbrica di mezzogiorno» che si estendeva sul poggio dove venne in seguito costruita la casa padronale in forme neoclassiche.
I Richieri, originari di La Morra, dove tenevano lo spaccio di tabacchi, si erano in seguito arricchiti e trasferiti a Torino dove si dedicarono soprattutto all'avvocatura.

Tommaso Richieri, citato dal Grossi si fece conoscere come dottissimo giurista. Alla sua morte, avvenuta nel 1797, probabilmente donò la vigna all'Hôpital St Louis, come si evince dalla mappa napoleonica. In seguito e per molti anni la proprietà fu della famiglia Appiani.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA APPIANI, GIÀ VIGNA PONTI
Strada Vicinale del Nobile, interno 37/6

Villa.
Edificio di valore ambientale e documentario, esempio di compresenza di vigna settecentesca e villa neoclassica. Il complesso è costituito da due edifici. Il primo di essi è di impianto settecentesco come rilevato in un documento del 1783 in cui è descritto con «Fabbrica civile e rustica [... ] una sala e cucina al piano terra, sette stanze al piano superiore [...], una Cappella sita nel corpo di detta Fabbrica civile sotto il titolo della Beata Vergine». Il Grossi la ricorda come «vigna con casino». Nella mappa napoleonica compare anche un secondo edificio aggregato al precedente. La villa, che oggi si presenta in forme neoclassiche, è il risultato o della riplasmazione degli edifici aggregatisi all'inizio dell'Ottocento o di una costruzione realizzata ex novo in quegli anni sullo spazio dell'antico giardino.

Carta topografica della Caccia [1762]; A. GROSSI, 1791, p. 147; PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXVII; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, pp. 428-429.
Tavola: 59

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