Le rocce montonate con coppelle presso il Castello di Avigliana
Le rocce montonate, levigate e striate dal ghiacciaio della Valle di Susa, sono state incise dall’uomo neolitico.
Lo sperone roccioso su cui è costruito il castello di Avigliana è formato da rocce metamorfiche di origine oceanica (prasiniti) che subaffiorano lungo i versanti del rilievo. Gli affioramenti rocciosi hanno il tipico aspetto delle “rocce montonate”, ovvero si presentano in superficie come piccoli rilievi a forma di gobba di montone (o “a dorso di cetaceo”). Inoltre esse sono levigate e striate per effetto dell’esarazione glaciale.
Localmente, sulla superficie rocciosa sono presenti degli incavi circolari noti come “coppelle”, interpretate come incisioni rupestri. Le coppelle, presenti in gran numero in tutta la Valle di Susa, rappresentano una delle principali testimonianze dell’insediamento dell’uomo neolitico nella regione.
Bibliografia
- Piolti, Giuseppe, Alcune pietre a scodelle dell’anfiteatro morenico di Rivoli (Piemonte), in «Atti della Reale Accademia delle scienze di Torino», Vol. XVI, n. 4, 1880-1881, Torino, pp. 403-406
- Rimondotto, Anna - Fornasero, Daniele, Guida alla collina morenica di Rivoli e Avigliana: natura, ambiente, escursioni, Centro documentazione alpina, Torino 1994
- Giardino, Marco - Lucchesi, Stefania - Perotti, Luigi, Da Rivoli alla Sacra di San Michele attraverso l’anfiteatro morenico di Rivoli-Avigliana, in Panizza, Mario (a cura di), Un’escursione nello spazio e nel tempo. Via GeoAlpina itinerari italiani, CSR, Roma 2010, itinerario 17, pp. 276-285
Sitografia
Luoghi correlati
Ente Responsabile
- Mostra Torino: storia di una città
- Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli studi di Torino