Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Tip to toe, estetica; ex Caffè Bogino

All’angolo tra via Bogino e via Principe Amedeo, il locale conserva dello storico caffè Bogino alcuni prestigiosi arredi degli anni 1910-1920.

 


VIA CONTE GIAMBATTISTA BOGINO 13/O

Notizie dal: 1896
circa

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  • caffè

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  • locali storici

1. Cenni storici

Nel 1837 l’architetto Giusepe Leoni firma il progetto di riplasmazione della facciata del Palazzo Colli da Felizzano all’angolo tra via Bogino e via Principe Amedeo, ma solo nel 1896 compaiono nei disegni dell’ingegner Ferdinando Cocito le aperture a pian terreno che lasciano pensare all’insediamento in questi vani dello storico caffè Bogino. Il locale già molto rimaneggiato negli anni Cinquanta, ha cambiato utilizzazione in occasione del completo restauro dell’edificio degli ultimi anni.

2. Arredi

La cornice architettonica del prospetto dell’edificio adottata come elemento decorativo esterno è sparita con la ristrutturazione complessiva dell’edificio eseguita nel 2006.

Gli arredi interni, degli anni Dieci-Venti del Novecento, richiamano la scuola dell’architetto Giulio Casanova negli allestimenti dei negozi di piazza Castello e testimoniano un gusto art-nouveau che si ritrova nella liquoreria Mulassano e, in parte, nella profumeria Niche. Il locale, che risulta essere stato rimaneggiato a più riprese nel corso della seconda metà del Novecento, conserva numerosi elementi interni originali, dal pavimento a mosaico di tesserine ceramiche a disegno di riquadri con nastri a greca bianchi e blu su fondo rosso, al soffitto a cassettoni policromo, di gusto neo-rinascimentale, a cui è appeso un sontuoso e raro lampadario di forma cilindrica alto quasi tre metri e del diametro di circa uno, formato da un corpo centrale con applicazioni di fusioni di bronzo brunito di figure femminili e scimmiette sulla corona sottostante e impreziosito da pendenti di cristalli.

L’insieme dell’arredo, l’alto bancone e il banco-cassa, è stato interamente realizzato in marmi screziati dai colori caldi e intensi con colonnine in Giallo di Siena, impreziosito con l’inserimento di decorazioni in metallo dorato, borchie e capitelli con motivi a rilievo a grappoli e pampini, tipico dei caffè sontuosi e di lusso tardo liberty.  Sul bancone, manca purtroppo la colonnina per la mescita, in marmo con inserti metallici dorati a rilievo con motivo di vite e luppolo, (simile al sistema per la distribuzione continua di acqua corrente da più bracci, a uno o più livelli, su piramidi di bicchieri, ancora conservato da Mulassano), ancora documentato nel 2005.

Fonti Archivistiche

  • Legge Regionale 4 marzo 1995/n. 34 “Tutela e valorizzazione dei locali storici” catalogo Guarini Piemonte, presso CSI Piemonte, Costanzo P./Delpiano P., scheda n. R0081806 e Allegati

Fototeca

Ente Responsabile

  • MuseoTorino, 2017