Alvei abbandonati di Sangano
Il Torrente Sangone, nella sua azione erosiva/deposizionale post-glaciale ha abbandonato alcuni alvei nel tratto di pianura tra Sangano e Bruino.
Nel periodo post-glaciale (più recente di 10mila anni dal presente), il Sangone ha progressivamente mutato il proprio corso, costruendo la propria pianura alluvionale a spese dei sedimenti glaciali dell’Anfiteatro Morenico di Rivoli-Avigliana. Nel settore di Sangano si ritrovano una serie di alvei abbandonati dal torrente, sotto forma di deboli avvallamenti del terreno che articolano la superfice topografica.
Osservando una di queste forne in prossimità dell’abitato di Sangano, si comprende che anche i sedimenti che costituiscono la pianura rispecchiano l’andamento del corso d’acqua: le direttrici di deflusso del Sangone sono evidenziate al centro degli antichi canali da sedimenti a granulometria prevalentemente fine, mentre ai bordi degli stessi si rinvengono barre ghiaiose.
Le tracce erosionali del Sangone a spese di sedimenti più grossolani di origine glaciale sono rappresentate da scarpate allungate nel senso del deflusso, con altezza massima di qualche metro.
Bibliografia
- Baggio, Paolo - Giardino, Marco - Mercalli, Luca, Val Sangone: climi e forme del paesaggio. Da due milioni di anni fa ad oggi, Società meteorologica subalpina, Torino 2003 , pp. 141-146
- ISPRA, Servizio geologico d'Italia - ARPA Piemonte, Note illustrative della Carta geologica d’Italia alla scala 1:50.000. Torino Ovest: foglio 155, ARPA Piemonte, Torino 2009
Ente Responsabile
- Mostra Torino: storia di una città
- Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli studi di Torino