Scheda: Luogo - Tipo: Verde pubblico

Parco della Pellerina (Parco Mario Carrara; parco Vittime del rogo del 6 dicembre 2007 nello stabilimento della Thyssenkrupp)

Il parco urbano più grande d’Italia, realizzato tra gli anni Trenta e gli anni Ottanta, è un grande impianto naturale dove si possono praticare tanti, dal jogging al calcio, al tennis, al pattinaggio.


Lat: 45.09050 Long: 7.64309

Costruzione: 1934
Inizio lavori

Ampliamento: 1970 - 1975
Ripresa dei lavori e ampliamento del parco

Realizzazione: 1980 - 1989
fine lavori

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  • piscina | parco

Il parco della Pellerina si estende per circa 837.000 metri quadrati ed è attraversato diagonalmente dalla Dora Riparia. Prende il nome dall’omonima cascina di proprietà un tempo della famiglia dei marchesi Tana, risalente al Seicento, tuttora esistente. Il parco è dedicato, nella porzione a sud del fiume (sponda destra), a Mario Carrara (1866-1937), antropologo dell’Università di Torino e continuatore degli studi di Lombroso. Fu uno dei dodici professori universitari italiani (su 1200) a rifiutarsi di giurare fedeltà al fascismo. La porzione a nord del fiume (sponda sinistra) è stata intitolata nel 2009 alle vittime del rogo del 6 dicembre 2007 nelle acciaierie Thyssenkrupp, che causò la morte di sette operai.
La prima ipotesi di realizzazione del parco compare nel Piano Regolatore della Città di Torino del 1906, tuttavia i lavori di sistemazione iniziano soltanto nel 1934, e soltanto lungo destra della Dora Riparia, dove vengono realizzate le colline, utilizzando le macerie delle demolizioni degli edifici della vecchia via Roma. Nel secondo dopo guerra si procede a ulteriori interventi, continuando l'accumulo di macerie provenienti dallo sgombero degli edifici danneggiati dai bombardamenti aerei.
Con la prima giunta Novelli (1970-1975) il parco viene ampliato fino a corso Lecce, con la formazione del primo piazzale per gli spettacoli viaggianti. Successivamente si apre il cantiere sulla zona della sponda sinistra della Dora dove fino ad allora dominavano i depositi di materiali ferrosi delle fonderie di corso Regina Margherita. Negli anni Ottanta, a lavori conclusi, il parco della Pellerina è diventato il più grande parco urbano d’Italia.
Il parco è un vero e proprio impianto polifunzionale naturale: è usato dai torinesi per le passeggiate, per il jogging (vi sono delle strutture apposite per l’allenamento) e per andare in bici, ma vi sono anche campi da calcio e da tennis (sia privati sia pubblici), una piscina all’aperto (funzionante solo d’estate) e più piste per il pattinaggio.

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