Il fiume Po rappresenta il principale collettore idrografico della pianura torinese.

In corrispondenza all'abitato di Torino il suo andamento è pressoché rettilineo o debolmente sinuoso ed è profondamente inciso (con scarpate di 8-10 metri) nella pianura.

Il suo andamento nel tempo è stato fortemente condizionato dalla mano dell'uomo; infatti, lungo questo tratto sono presenti opere di difesa spondale che per lunghi tratti hanno risagomato e stabilizzato la configurazione del corso d'acqua.

A valle di San Mauro Torinese, l'alveo del fiume Po riacquista invece una maggiore autonomia per la presenza di una estesa fascia di divagazione che in alcuni punti raggiunge una larghezza di oltre 3 chilometri; in questo tratto, l'alveo si presenta con un singolo canale attivo, caratterizzato da uno sviluppo planimetrico irregolare e valori di sinuosità intermedi.

Ai margini del corso principale sono presenti alcuni canali derivatori: poco a monte dell'abitato di San Mauro, a valle della confluenza con il torrente Stura di Lanzo, si dirama il Canale Bertoulla che vi confluisce nuovamente immediatamente a monte del ponte di San Mauro, a valle invece si diparte in Canale Cimena che percorre tutto il margine collinare fino all’abitato di San Raffaele Cimena.