Scheda: Luogo - Tipo: Edifici monumentali

Mura medievali

Unica difesa della città sino alla metà del Cinquecento, le mura medievali furono progressivamente smantellate nel corso dei secoli XVII e XVIII. Restano oggi significativi resti della cortina settentrionale.


Lat: 45.074877 Long: 7.68496

Costruzione: XIV Sec. (1300-1399)

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  • mura

Le mura che Torino ereditò dall’età romana conobbero, nel corso dell’alto medioevo, fasi di abbandono e degrado – tanto che l’anonimo autore della Cronaca della Novalesa le riteneva di fatto scomparse durante il vescovado di Amolo (888-898) –, ma furono sempre restaurate. Le cure destinate a mantenere in efficienza il sistema difensivo consegnarono comunque al basso medioevo un perimetro murario che, dal punto di vista dell’impianto complessivo, non aveva conosciuto apprezzabili trasformazioni. Profondamente mutata – e destinata a un continuo aggiornamento funzionale – era invece la consistenza delle opere murarie. A partire dall’XI secolo, infatti, il numero di interventi crebbe sensibilmente, finché, nel corso del Duecento, furono condotte estese campagne di lavori.
La trasformazione materiale delle mura alla fine del medioevo è ben testimoniata dall’unico segmento che di esse sopravvive in elevato, conservato a est della Porta Palatina. La porzione superiore del muro infatti, costruita riutilizzando come basamento un tratto delle cortine di età augustea, è, a differenza di queste, realizzata con tecnica “a sacco” e mostra un paramento interamente laterizio, con cornice a dentelli sfalsati. La muratura parrebbe databile al XIV secolo e, comunque, ad anni successivi al 1257, data che registra una significativa crescita di interesse da parte delle autorità comunali verso la manutenzione delle strutture difensive.

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