Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Ilio Baroni (Massa Marittima, Grosseto, 1902 - Torino, 1945)

Anarchico, antifascista e partigiano. Nato a Massa Marittima, arriva a Torino nel 1925. Operaio alla Fiat Ferriere, diventa comandante, con il nome di battaglia “Moro” della VII Brigata Sap Edoardo De Angeli. Muore il 26 aprile 1945. Lo ricorda una lapide in corso Giulio Cesare angolo corso Novara.


Nascita: 1902

Morte: 1945

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  • operaio | partigiano

Nato a Massa Marittima il 25 maggio 1902. Nel primo dopoguerra si trasferisce con la famiglia a Piombino, dove matura le prime esperienze politiche militando negli Arditi del Popolo, fervidi oppositori al nascente fascismo. Nel 1925, dopo uno scontro contro alcuni squadristi locali, lascia la città toscana e si trasferisce a Torino. Nel capoluogo piemontese, è assunto, come molti altri fonditori piombinesi, alla Fiat Ferriere andando ad abitare prima in via Saorgio 59, nel rione Madonna di Campagna, e successivamente in via Desana 24, nel cuore della Barriera di Milano. La sua intensa militanza antifascista, lo porta nel 1937 a partire per la Spagna per arruolarsi tra le fila dei volontari anarchici. Rientrato in Italia nel 1938, è condannato a cinque anni di confino. Nel dicembre del 1942, dopo aver scontato la pena, riprende il proprio lavoro alla Fiat Ferriere, svolgendo un’intensa attività sindacale e operando come esponente di primo piano nel Comitato di Agitazione degli scioperi degli operai torinesi tra il 1943 e il 1944. Membro della VII Brigata Sap Edoardo De Angeli, attiva all’interno delle Ferriere Fiat, ne assume il comando con il nome di battaglia di “Moro”. È colpito a morte in uno scontro a fuoco durante la difesa dello stabilimento il 26 aprile 1945. Lo ricorda una lapide in corso Giulio Cesare angolo corso Novara.

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