Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Cascina Spinetta, già Taschero

La cascina è di origine ottocentesca, denominata dapprima Taschero, dal nome dei proprietari, e in seguito Spinetta. Attualmente  è adibita a uso residenziale privato, a seguito di ristrutturazioni.


Lat: 45.120041 Long: 7.705874

Costruzione: XIX Sec. (1800-1899)

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La Cascina Spinetta, sita in via Cuorgnè 38, compare per la prima volta nelle mappe ottocentesche del periodo napoleonico, nel 1804, con la denominazione di “Ferme Taschero”, dal nome dei proprietari.

I Taschero, affittavoli del Castello di Lucento, a partire dagli anni venti del Settecento, ampliano i loro possedimenti nell’Oltrestura, avviando un’attività di prestito e compravendita di beni immobili che accrescerà le ricchezze della famiglia.

All’inizio dell’Ottocento i Taschero consolidano le loro proprietà nella zona e costruiscono la cascina Taschera di fronte alla cascina Falchera e la cascina Taschero, che verrà in seguito denominata La Spinetta, nell’area antistante la cascina Barberina.

La Mappa Napoleonica rileva una struttura a “L” al termine di una strada di campagna di fronte all’ingresso della cascina Barberina. È inoltre già presente un piccolo edificio verso sud, forse già utilizzato come forno, come risulta dal successivo Catasto Gatti del 1820.

Il “Colonnario dei proprietari..”, relativo al suddetto catasto, registra infatti la casa rustica, l’aia e il forno, nonché un orto, un prato e un bosco, come proprietà del Signor Matteo Storero.

L’ “Elenco dei proprietari..”, allegato al Catasto Rabbini del 1840, attribuisce la cascina a “proprietari diversi”, per via di matrimoni e successioni tra gli Storero e i Protto.

Nel 1858 cominciano le successive alienazioni di porzioni della proprietà per la costruzione della ferrovia per Milano, acquisiti dapprima dalla Compagnia Vittorio Emanuele, poi dal Demanio dello Stato e in ultimo dalla Società Ferroviaria dell’Alta Italia.

Il Catasto Rabbini del 1866 fa emergere l’abbattimento della manica corta della struttura, che originariamente era a “L” e diventa a manica unica, nonché la costruzione di un secondo piccolo edificio isolato verso sud.

Negli anni ottanta dell’Ottocento la proprietà è frazionata fra i fratelli Ferrero e la ditta dei fratelli Momigliano, mentre la cascina passa ai Beraudo e, dopo una serie di passaggi di proprietà, viene unificata ai possedimenti dei Momigliano.

Nel 1901 Francone Giacomo e consorte, affittuari di parte della vicina cascina Barberina, acquistano la cascina Spinetta. Con la numerosa prole ampliano le attività agricole orientate all’allevamento di bestiame, alla produzione di foraggi e ortaggi.

Nel secondo dopoguerra l’edificio verso sud è ampliato con una manica più ribassata, usata come magazzino.

La pianta non ha subito successive modifiche, ma le ristrutturazioni hanno alterato l’aspetto originario della cascina nell’alzato.

Negli anni 60 del ‘900 la tumultuosa espansione urbanistica della Città sottrae parte dei terreni coltivati e innesca un lento declino. Ogni attività agricola cessa definitivamente negli anni  80.

Attualmente la cascina Spinetta è adibita ad uso residenziale privato.

 

Fonti Archivistiche

  • Plan Geomêtrique de la Commune de Turin, 1805, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Francese, Allegato A, Mappe del Catasto Francese, Circondario di Torino, Mandamento di Torino, Torino
  • Carta dei Distretti riservati per le Regie Cacce divisa in sette parti, 1816, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte Topografiche per A e B, Torino, Torino 26
  • Andrea Gatti, Catasto Gatti, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, CAG, sez. 3-4
  • Andrea Gatti, Colonnario Territoriale, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, COLL TER, sez. 3, art. 67
  • Antonio Rabbini, Topografia della Città e Territorio di Torino, 1840, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D1803
  • Antonio Rabbini, Mappa originale del Comune di Torino, 1866, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Rabbini, Circondario di Torino, Mappe, distribuzione dei fogli di mappa e linea territoriale, Torino
  • Istituto Geografico Militare, Carta IGM, 1911, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D135
  • Servizio Tecnico Municipale del Comune di Torino, Pianta di Torino, 1935, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.7.8
  • Istituto Geografico Militare, Carta IGM, 1974, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.7.11

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