Scheda: Soggetto - Tipo: Ente

Museo della Frutta Francesco Garnier Valletti

Inaugurato nel febbraio del 2007, il museo espone oltre mille modelli di «frutti artificiali plastici» realizzati da Francesco Garnier Valletti (1808-1889), geniale ed eccentrica figura di artigiano artista e scienziato, e il patrimonio storico e scientifico della Regia Stazione di Chimica Agraria costituita nel 1871 e divenuta nel 1967 Sezione operativa torinese dell'Istituto Sperimentale per la Nutrizione delle Piante (INPS) di Roma (ora C.R.A.- R.P.S. - Centro di Ricerca per lo Studio delle relazioni tra piante e suolo).


VIA PIETRO GIURIA 15

Attività: 2007

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01. Il museo

Nel 2001 lo spostamento di sede della Sezione, che dal 1895 si trovava in via Ormea 47 in una palazzina appositamente costruita dal Comune di Torino, ha imposto la ricerca di un’adeguata collocazione non solo alla collezione di frutti artificiali, ma anche alla biblioteca, ricca di più di 19.000 volumi, ai laboratori e agli altri beni storici, preziosa testimonianza di più di un secolo di ricerca applicata all’agricoltura. Grazie alla collaborazione fra l’Istituto, la Città di Torino e l’Università, una sede non lontana è stata finalmente trovata nell'ex Palazzo degli Istituti Anatomici, nell’ala di via Giuria 15 lasciata libera dalla Facoltà di Agraria, rendendo così accessibile un patrimonio storico-scientifico particolarmente prezioso e poco conosciuto.

Nel palazzo si trovano anche il Museo di Anatomia Umana «Luigi Rolando», il Museo di Antropologia Criminale «Cesare Lombroso» e il costituendo Museo di Antropologia ed Etnografia dell'Università. Questo polo museale offre una visione articolata e complessa del positivismo scientifico che, tra fine Ottocento e inizio Novecento, ha avuto in Torino un centro propulsivo su scala nazionale.

Il Museo della Frutta propone il confronto fra le molte varietà di frutta coltivata a fine Ottocento, e così perfettamente documentate da Garnier Valletti, con quelle presenti oggi sul mercato. Ciò permette una riflessione sull'evoluzione della produzione e del consumo ortofrutticolo e l'evoluzione degli interessi della ricerca, in particolare nei settori dell'orticoltura, della frutticoltura e della conservazione dei prodotti agricoli.

Un tuffo nel passato che costituisce anche l'occasione per riflettere sul tema, attualissimo, della biodiversità.

 

02. Cronologia di riferimento

1927, il direttore della Stazione di Chimica Agraria Francesco Scurti acquista dal professor Natale Riva, assistente alla Cattedra ambulante di Agricoltura di Alessandria, la collezione di «1021 frutti articiali plastici» opera di Francesco Garnier Valletti, grazie allo stanziamento messo a disposizione dal Mnistero per l'Agricoltura per il prezzo pattuito di 22.000 lire.

1932, la Stazione acquista altri 115 modelli di frutti e ortaggi dai Grandi magazzini Ercole Bianchi & C. di via Viotti a Torino.

1933, ulteriore implementazione della collezione con l'acquisizione di susine, uve, ciliegie e funghi presso il Laboratorio docimastico orafo del dottor Mario Ravagli, in via Goito 5 a Torino.

1934, dal Laboratorio Ravagli, viene acquistata una «collezione dei più importanti funghi mangerecci e velenosi a completamento della collezione già ordinateci» per 500 lire e una serie di esemplari di cipolle e un sedano di Namburgo per 115 lire.

1935, è la stessa ditta a fornire ancora 23 modelli di «putrefazione» di mele per 414 lire.

1967, con D.P.R n. 1318 l'Istituto di Sperimentazione per la Chimica Agraria viene trasformato in Sezione operativa dell'Istituto Sperimentale per la Nutrizione delle Piante di Roma.

1978-1998, contenzione tra la Sezione Operativa dell'ISNP e la Città decisa a riappropiarsi della palazzina di via Ormea 47 per destinarla a Stazione dei Carabinieri di San Salvario.

1998, inviduazione nuova sede per la Sezione operativa dell'ISNP.

1999, lettera del Commissario Governativo, prof. Giovanni Toderi, nella quale viene formulato  l’auspicio a trovare per la collezione pomologica “una più consona collocazione affinchè ne seguiti a essere garantita la conservazione e la fruizione da parte di studiosi e visitatori…”

2000, Comodato tra la Sezione Operativa e la Città di Torino per la gestione dei beni di interesse storico scientifico, la collezione Garnier Valletti, la biblioteca con i relativi mobili espositivi, le apparecchiature strumentali e scientifiche di interesse storico e gli arredi storici.

2001, spostamento della Sezione Operativa da via Ormea 47 alla nuova sede di via Pianezza 115.

2001, Comodato tra l'Università degli Studi di Torino e la Città per la concessione di una «porzione di piano dell’immobile sito in Via Pietro Giuria n. 15 da destinare alla collocazione della Collezione Garnier Valletti».

2002-2007, la Città di Torino elabora il progetto espositivo per l'esposizione pubblica della collezione pomologica e dei beni di interesse storico scientifico concessi in comodato dall'ISNP, in stretta collaborazione con l’Istituto stesso e l’Università degli Studi di Torino e con il determinante apporto tecnico-scientifico degli enti di tutela (Soprindendenze) del Piemonte.

2007, apertura del museo nell'attuale sede di via Giuria 15

 

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