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edifizi di Bruxelles, abbiamo già fatto il nome a propo–
sito dello
Studio di un architetto
concepito dallo Sneyers
in collaborazione del Crespino L'opera dell'architetto però
era ben distinta . da quella del decoratore ed era tale, a
ogni modo, da far palesi i meriti di questo giovane dal
gusto fine e dall'indole logica, ragionatrice della forma,
nota distintiva dell'architetto belga in generale. Questo
felice connubio di due qualità che parrebbero a tutta
prima doversi naturalmente escludere affermava il gio–
vane architetto non soltanto nell'ambiente mentovato, ma
in opere assai
mi~ori
ed anche assai più significative,
ossia in quella collezione di basi e cavalletti
<!i
legno
su cui ergevansi i vetri e gli argenti del W olfers e nella
stessa vetrina contenente le gioiellerie di questo valente
artista. Nulla di più semplice, di più chiaro, di più ra–
zionale e di più elegante dell'intreccio lineare e della
continuità costruttiva di queste opere, non certo vistose
ma non per questo poco ragguardevoli. Lo Sneyers
è
fuori dubbio una bella speranza della patria architettura
e della ornamentazione costruttiva in genere.
VAN
DE
VOORDE Oscar, architetto, Gand.
Medaglia d'argento ad unanimità.
Il salotto esposto da questo architetto, salotto dai
mobili di mogano, ornati di saldi bronzi lineari rispon–
denti alle linee rigide ed alle larghe masse piramidali
del ' legno, era fuori dubbio una nota assai caratteristica
dell'arte e del sentimento locale e meritava pertanto di
venir segnalata siccome 'un altro esempio di etnica cor–
rispondenza fra l'indole solida fiamminga e l'ambiente
fiammingo. Meglio eseguiti, specie nel congiungimento
del metallo col legno, questi mobili si sarebbero più si–
gnorilmente imposti nella loro dirittura quasi britannica,
dignitosa e severa.